Roma – Sono serviti diversi giorni di lunghi appostamenti agli agenti della Polizia di Stato della Squadra Mobile romana per arrestare, il giorno di Pasqua, un romano classe ’88 che, dalla fine del gennaio scorso, evadendo dagli arresti domiciliari, si era reso irreperibile.
Oltre che per l’evasione dagli arresti domiciliari, l’uomo era ricercato perché doveva espiare due condanne:
una condanna a 6 anni e 8 mesi di reclusione per un cumulo pene quali alterazione di monete, introduzione e spendita nello stato di monete falsificate, spaccio di sostanze stupefacenti e rapina.
L’altro provvedimento per il quale deve scontare una condanna a 3 anni di reclusione comprende i reati di resistenza a Pubblico Ufficiale, simulazione di reato, fraudolento danneggiamento di beni assicurati, mutilazione fraudolenta della propria persona e ricettazione. Quest’ultimo titolo di reato risale alla fine del 2021 quando il soggetto, su via Prenestina, a bordo di un autocarro sul quale viaggiava con altre 2 persone, non si è fermato all’alt di una Volante ed ha ingaggiato un inseguimento finito con il camion contro alcuni cassonetti dell’Ama. L’autocarro era rubato e nel vano di carico c’erano varie parti di auto e moto anch’esse provento di furto.
Fatale all’uomo la voglia di fare gli auguri alla madre il giorno di Pasqua: gli investigatori della Squadra Mobile, che da mesi erano sulle sue tracce, intuendo le sue intenzioni lo hanno aspettato nelle vicinanze di una villetta del litorale romano e lì lo hanno bloccato.
L’uomo ha tentato l’ennesima fuga quando, poco prima di essere condotto in carcere, lo stavano visitando in ospedale. In questo caso sono stati i poliziotti della Sezione Volanti ad impedirgli di fuggire dal nosocomio.