Italo Calvino, di cui quest’anno ricorre il centenario della nascita scriveva a proposito dei libri:
“La tua casa, essendo il luogo in cui tu leggi, può dirci qual è il posto che i libri hanno nella tua vita, se sono una difesa che tu metti avanti per tener lontano il mondo di fuori, un sogno in cui sprofondi come in una droga, oppure se sono dei ponti che getti verso il fuori, verso il mondo che t’interessa tanto da volerne moltiplicare e dilatare le dimensioni attraverso i libri”.
Ora in un Paese, l’Italia, in cui solo il 40% dei suoi cittadini sopra i sei anni legge almeno un libro in un anno, vedere dei ragazzi e ragazze che lanciano, domenica 30 aprile alle ore 17,30 presso il Foro di Preneste (Piazza Regina Margherita – Palestrina) il “Festival del libro itinerante” in cui verranno presentati libri che tratteranno argomenti riferiti all’Agenda 2030, deve farci riflettere positivamente e soprattutto ci fa ben sperare per il nostro e il loro futuro.
Don Milani diceva che “Ogni parola che non impari oggi è un calcio nel culo domani“. Ecco a cosa servono i libri, ad essere liberi per non ricevere calci in culo da grandi.
E allora invito tutti a seguire questo Festival che si snoderà attraverso Palestrina, Zagarolo, Cave, Genazzano, Labico e Castel San Pietro Romano. Sarà un festival organizzato dalle varie realtà giovanili locali, e il solo fatto che Matteo Pellegrini, responsabile giovani del Circolo Culturale Prenestino “Roberto Simeoni” coordinatore del Festival, in collaborazione con la Direzione Regionale Musei Lazio, di essere riuscito a coinvolgere diverse realtà giovanili è già un successo.