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Vicovaro verso le elezioni 2023, il sindaco de Simone: ” la politica scalda motori”

Vicovaro – Il sindaco Fiorenzo de Simone ha affidato ai social lo sfogo politico rispetto alle prossime elezioni di Vicovaro nel 2024:
“Programmi e candidati arriveranno, ma la politica locale scalda i motori e muove i primi passi.
Personaggi scomparsi dai radar da tempo sono tornati a frequentare la piazza; promettendo pane e divertimento per tutti.
Alle precedenti elezioni e nei primi mesi successivi al voto, per gli avversari di allora, probabilmente gli stessi del prossimo anno, poche granitiche certezze: la piscina comunale non sarebbe mai stata completata, i soldi per farla erano stati rubati o spariti e gli amministratori direttamente responsabili di tale scempio sarebbero stati arrestati o comunque penalizzati, il bilancio comunale sarebbe imploso sotto il peso dei debiti e degli abusi, il Comune sarebbe miseramente fallito, l’Amministrazione Comunale appena confermata sarebbe stata sostituita con ignominia da un commissario nominato dalle autorità competenti e i cittadini di Vicovaro, illusi e delusi, sarebbero stati richiamati presto al voto per voltare definitivamente pagina.
Nessuna delle cupe previsioni di allora si è avverata.
Avvocati e Generali sono rimasti a bocca asciutta: niente processi o sommarie esecuzioni.
In occasione della prima “oceanica” uscita pubblica dedicata alle attività svolte in questi ultimi anni dai banchi delle opposizioni, sarebbe stato legittimo attendersi qualche chiarimento, sarebbe stato onesto confessare di aver sbagliato, sarebbe stato doveroso spiegare ai presenti e a tutti i cittadini come sono andate veramente le cose, sarebbe stato corretto riconoscere la validità delle scelte compiute dal Sindaco e dall’Amministrazione Comunale.
In occasione della prima assemblea pubblica destinata a segnare l’inizio del confronto elettorale, sarebbe stato giusto comprendere le ragioni o le novità che hanno portato i “campioni del civismo” di ieri, senza macchia e senza tessere di partito, ad indossare comode casacche di partiti che oggi sono al potere ad ogni livello.
Per il futuro, sarebbe stato utile capire fin da ora se chi dovesse indossare la fascia tricolore ritiene possibile ed opportuno continuare ad assumere incarichi professionali e ricevere compensi dai cittadini che amministra, magari per difenderli (direttamente o indirettamente) contro gli interessi del Comune che è stato chiamato a rappresentare.
Quella del 6 maggio è stata una occasione persa e certe domande sono e resteranno senza risposte.
La verità è che hanno mentito agli elettori e lo faranno di nuovo.
La verità è che hanno scommesso su un disastro che non c’è stato e adesso non sanno come spiegarlo.
La verità è che considerano gli elettori dei pesci pronti ad abboccare a qualsiasi amo.
Il pericolo è che per fare dei passi in avanti ci sono voluti anni di impegno, sacrificio, coraggio; per vanificare tutto potrebbero bastare pochi giorni di ordinaria irresponsabilità, furore ideologico e banale improvvisazione.”