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Intervista all’autore Saverio Ferrara sul libro d’esordio “Un esoterico amore”

"In alcuni momenti della sua infanzia aveva creduto di essere pazzo. Aveva avuto paura di parlarne, perché ben sapeva che nessuno avrebbe creduto in ciò che lui era capace di fare, vedere o sentire".

Massimo, un giovane prete provinciale, fin da bambino mostra un profilo emotivo di spiccata sensibilità alla trascendenza, aperto alla dimensione mistica della vita. Nei momenti di dubbi e incertezze, l’uomo si rivolge ai suoi maestri, entità metafisiche che lo aiutano a rivisitare la sua idea di Chiesa, lontana da ogni forma di ipocrisia. Per questo, l’uomo si ritrova ad essere inquisito da una Commissione di cardinali che lo accusa di aver peccato, ma lui si difende di fronte alle idee tribali che la Chiesa afferma. Tra tutte, una figura in particolare si rivelerà singolare e determinante per il dispiegarsi degli eventi: L’esorcista, il cardinale Gabriele, che, proprio come il protagonista, possiede Facoltà empatia e sensoriali sovrasviluppate.

Uomo ammaliante, poeta, pittore, musicista, praticante di arti marziali, Massimo è una Calamita per molti, e un maliardo per le donne, stregate di fronte alla sua sconfinata conoscenza e all’energia che sprigiona. Alcune donne, in particolare, fungeranno da specchio delle fragilità umane di Massimo: Mary, una conoscenza di vecchia data, Simona, la ragazza del Terzo occhio, e la sua musa ispiratrice, colei per cui avrebbe sfidato chiunque, la Beatrice dantesca, che porta il nome di Sofia. Attraverso la storia del protagonista? Tra un sogno dantesco e un dissidio interiore alla Petrarca? Saverio Ferrara racconta la sua idea di amore, stigmatizzando le dinamiche di una società spesso ossequiosa apparenza e della forma.

SAVERIO FERRARA, imprenditore di professione, ma sognatore nell’anima. Quella stessa anima che lo ha portato sempre a disegnare, scrivere e a dar vita finalmente al suo primo libro, dopo aver scritto, ma mai pubblicato poesie e manoscritti di vario genere. Uomo mistico, cultore della psicologia e delle leggi universali.

Affronti un tema insolito e spinoso nel tuo libro: la possibilità per un sacerdote di intrattenere relazioni sentimentali. Quale messaggio vuoi trasmettere?

Nel silenzio si annida la voce dell’anima. Io ho voluto dare voce al silenzio.

Come gestisce il conflitto interiore il protagonista?

Probabilmente non riuscirà mai a gestirlo. Il suo dualismo gli potrà forse consentire ti trovare soltanto un equilibrio tra la ragione e la passione. La fonte del suo equilibrio è la sua forza spirituale.

Sofia, Simona e Mary sono le donne di fronte alle quali padre Massimo cade in tentazione. Perché la scelta narrativa di ben tre personaggi femminili?

Ho scritto molte cose che richiamano la numerologia e la geometria sacra. Le tre donne rappresentano il numero perfetto, il triangolo. Ma psicologicamente parlando, possono rappresentare tre forme di amore.

Cosa rappresentano i cardinali, le “forze antagoniste”, che si oppongono?

Un antagonismo che convive tra le mura della chiesa da sempre. La quale anch’essa inquinata e divisa nell’interno da pensieri e dottrine diverse.

Quella dell’esorcista invece è una figura chiave, quale è il suo ruolo?

Tra quelle pagine si possono evidenziare varie chiavi di lettura. L’esorcista rappresenta sicuramente una delle chiavi principali della storia. Il suo ruolo non è ben chiaro all’inizio, ma sarebbe meglio non svelarlo, lasciando al lettore la curiosità di un personaggio molto spirituale. Possiamo dire però che ha un ruolo di iniziazione.

Sei stato audace nella scelta del tema: pensi che il libro possa attirare più consensi o dissensi?

Quando scrivevo non ho mai avuto il pensiero di cercare consensi o evitare dissensi. Scrivevo di notte ascoltando musica classica, quasi mi alienavo. In quei momenti, mentre la razionalità e la ragione dormivano, la mia penna era manovrata soltanto dalla mia anima, l’unica ad essere sveglia per scrivere ciò che gli dettava il mio spirito. Non faccio lo scrittore di professione, scrivo soltanto per passione. Vivo di altro, essendo un imprenditore.

Il tema dominante del romanzo è l’amore: che idea hai di questo sentimento?

L’amore è la chiave dell’universo. Tutto gira intorno all’amore, l’amore supera ogni ragione. Ciò che si fa per amore, è sempre aldilà del bene e del male. Per assurdo anche i cattivi girano intorno all’amore, in quanto amando troppo se stessi fanno del male ad altri per egoismo.

Stai scrivendo altri romanzi?

Si, ma di questo ne parleremo appena verrà pubblicato.