La Villa di Livia si contraddistingue per l’alternarsi di numerose zone destinate al verde e blocchi edilizi articolati in settori funzionali collegati tra loro da lunghi corridoi: il giardino grande con il boschetto di allori, il giardino piccolo di fronte alle stanze da letto (cubicula) di Augusto e Livia, il quartiere privato articolato attorno a un atrio, quello di rappresentanza prospiciente un peristilio, il quartiere degli ospiti, il complesso termale di età Flavia ristrutturato in età severiana. Di particolare rilievo, è il triclinio semipogeo, in origine affrescato con le celebri pitture di giardino oggi esposte al Museo Nazionale Romano. Le numerose ristrutturazioni dimostrano che la villa visse almeno fino al V-VI secolo d. C. Dopo l’abbandono, a partire dal Seicento l’area fu soggetta a spoliazioni per la ricerca di antichità e oggi? Oggi Villa di Livia rappresenta uno degli esempi più importanti di villa imperiale, caratterizzata da pregevoli pitture e pavimenti in mosaico e opus sectile, e costituisce un’oasi culturale.
La Villa di Livia e l’Arco di Malborghetto sono aperte anche in questo lungo fine settimana, venerdì e sabato dalle 9.30 alle 13.30 (ultimo ingresso alle 12.30) e domenica dalle 9.30 alle 18.30 (ultimo ingresso alle 17.30)