L’AQUILA – “A oggi la quasi totalità delle funzionalità è stata ripristinata, in settimana si prevede di tornare al 100%“. Lo ha annunciato il governatore dell’Abruzzo, Marco Marsilio, riferendo in Consiglio regionale all’Aquila sull’attacco hacker che ha interessato la Asl 1. “Sono stati bonificati tutti i 1.880 pc aziendali, uno ad uno. Tutti i dati sono stati salvati, i backup hanno funzionato e sono stati ripristinati. Quello che l’azienda non poteva fare era riutilizzarli subito, ma sono stati salvati”, ha aggiunto Marsilio.
Il governatore ha poi spiegato che “l’Asl dell’Aquila è la prima azienda sanitaria in Italia ad aver traslocato la propria struttura di controllo sul cloud del polo strategico nazionale, per il quale c’è un programma in corso. Abbiamo colto questa opportunità e abbiamo anticipato la scadenza di tre anni. Abbiamo dovuto attendere dei tempi tecnici per ricaricare i servizi sul cloud, le tempistiche sono state assolutamente ragionevoli”.
MARSILIO: ATTACCO ASL L’AQUILA È DI HACKER RUSSI, C’ENTRA GUERRA
L’attacco informato alla Asl 1 L’Aquila “è stato attribuito a un gruppo di hacker di origine russa denominato ‘Monti’, a sua volta probabile spin-off di un gruppo che si chiamava ‘Conti’, che ha usato un sofisticato software progettato per crittografare dati. Le evidenze forensi hanno confermato che sono stati usati software non ancora conosciuti né riconoscibili dai moderni dispositivi di sicurezza. Sono stati sottoposti a 72 anti-virus presenti sul mercato ma nessuno di loro lo ha riconosciuto. Si tratta di un programma inedito”, ha spiegato il governatore. “Senza voler fare un romanzo di spionaggio, c’è da considerare anche un contesto di guerra in Europa, che riguarda la Russia e l’Ucraina. L’Italia, essendo partner della Nato e sostenitore dell’Ucraina, ha qualche elemento di criticità e avversione nei confronti di ambienti russi“, ha aggiunto Marsilio. (www.dire.it)