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Rissa in centro: minorenne di Avezzano finisce in ospedale: gli aggressori erano già in daspo

Avezzano. I fatti risalgono alla notte tra domenica 18 e lunedì 19 giugno, quando un minorenne avezzanese si è dovuto difendere da un’aggressione fatta davanti a un locale molto frequentato dai giovani, situato in centro. 

A tarda serata un ragazzo si è avvicinato a una comitiva e ha iniziato a fare apprezzamenti su un paio di occhiali da sole che un altro ragazzo portava sulla testa, cercando di impossessarsene e insistendo affinché quello glieli desse, ma alla fine il proprietario degli occhiali è riuscito a respingere le richieste, sempre più insistenti. Poco più tardi, mentre il ragazzo e la fidanzata se ne tornavano a casa, sono stati raggiunti e circondati da tre amici del ragazzo che voleva gli occhiali, che hanno iniziato ad insultare i due fidanzati, secondo loro colpevoli di aver trattato male il loro amico.

Da lì si sarebbero alzati i toni e, dopo alcune pesanti offese verbali rivolte alla ragazza, gli aggressori sarebbero passati alle mani. Fortunatamente il ragazzo aggredito è riuscito a fuggire e a raggiungere la sua abitazione, dove ha raccontato tutto al padre e alla madre. I genitori hanno provveduto ad accompagnare il giovane al pronto soccorso di Avezzano, dove gli sono stati riconosciuti cinque giorni di prognosi. La mattina del giorno dopo il ragazzo aggredito si è recato nella caserma dei Carabinieri di Avezzano, dove ha sporto denuncia di quanto accaduto e querelato gli aggressori, alcuni dei quali sembrerebbero già noti alle forze dell’ordine, in quanto gli era già stato notificato il daspo urbano. Nonostante questo il giorno successivo, sempre nello stesso locale del centro, uno degli aggressori si è avvicinato di nuovo all’aggredito, dicendo che se fosse uscito fuori avrebbero chiarito quanto successo il giorno prima, ma il ragazzo notando fuori gli altri due che lo stavano aspettando con il cellulare ha immediatamente allertato i Carabinieri, che arrivando subito sul posto, hanno scongiurato che la situazione tra i ragazzi potesse degenerare un’altra volta.