The news is by your side.

Centoventi anni fà Villa Borghese apriva al pubblico

Roma – Era il 12 luglio del 1903 quando villa Borghese venne aperta al pubblico, al termine di un lungo contenzioso tra la famiglia Borghese e lo Stato italiano conclusosi nel 1901 con l’acquisto della villa e la cessione al Comune due anni dopo. Romani e visitatori potevano ora godere appieno di una delle ville più amate della città, ma ben nota era l’ospitalità offerta dai principi Borghese, che nell’Ottocento erano soliti aprire la villa al passeggio festivo. Dopo i lavori promossi dal principe Marcantonio V, nella seconda metà del secolo furono previsti ingressi a pagamento con svaghi della più varia natura: un piccolo serraglio al Giardino del Lago, il velodromo a piazza di Siena, gite in barca sul lago, un ristorante al Casino dell’Orologio e latte e panna con cialde alla Casina delle Rose, allora adibita a Vaccheria.

 

Nella foto:

Trilussa con il Principe di Scalea e una signora a Villa Borghese, albumina, 1908

La fotografia, che ritrae Carlo Alberto Salustri (Trilussa) a Villa Borghese, nei pressi di piazza di Siena (è riconoscibile all’estrema destra il Casino dell’Orologio), è databile in base a un’annotazione manoscritta presente sul verso al febbraio 1908. Delle due persone che accompagnano il poeta, una è identificata con il Principe di Scalea, il quale da un’altra immagine pressoché coeva che si conserva presso il medesimo Archivio sembrerebbe essere entrato in contatto con lui attraverso comuni conoscenze: il marchese Raffaele Cappelli, deputato, del quale il giovane Trilussa fu segretario, e il conte Andrea Sala, anch’egli parlamentare ma altresì scrittore e appassionato di teatro.