CARSOLI – Probabilmente quello che viene definito convenzionalmente uno scherzo è un vero e proprio dispetto. La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stato un annuncio funebre affisso in diversi punti della città e con il quale si annunciava il presunto decesso di tale Mario Forsinetti di anni 59 (clicca qui per leggere l’articolo ab origine).
Un fatto che ha suscitato indignazione espressa dal sindaco Velia Nazzarro in primis e poi è stato un tam tam sui social di solidarietà piena nei confronti di colui che è la vittima di un gesto deprecabile.
Ma oltre a voler colpire Mariuccio, gli effetti della necrologia hanno comportato anche altre estensioni poichè nella zona del carseolano ci sono anche omonimi, come è nel caso di un imprenditore della zona che è stato costretto a rassicurare tutti sui social circa il suo ottimale stato di salute.
Leggendo la molteplicità dei commenti che sono stati pubblicati sotto al nostro articolo, ci si rende conto in effetti di una vessazione perdurante nel tempo a carico di Mariuccio. Vive a Poggio Cinolfo, ma scende sempre a Carsoli e trova sempre qualche passaggio poichè non guida l’auto. E’ un ragazzo di animo buono, ed ama parlare di sport e di tante altre cose nella sua genuina semplicità umana e morale.
E’ socio della Pro Loco Aginulfo che è scesa ufficialmente in sua difesa: “Esprimiamo tutto l’affetto e piena solidarietà al nostro consigliere Mario Forsinetti,vittima di un vomitevole atto di vero e proprio ” bullismo ” da parte di ignobili personaggi. Vergognatevi”. Ma sono innumerevoli i messaggi di sostegno che sono pervenuti anche alla nostra redazione dopo la notizia del manifesto funebre.
Oltre al dispetto di cattivo gusto, quel che lascia indignati in quella falsa necrologia è ben altro: anche il coinvolgimento di altri congiunti in quella che non è certo sana goliardia.
Da sempre emerge che questo ragazzo sia stato e sia preso di mira con lancio di insulti, epiteti, e dispetti anche telefonici di varia natura.
Diciamo che è ora di dire basta.
Perchè lo scherzo passa i suoi limiti quando si trasforma in una molestia nei confronti di una persona che invece di essere sbeffeggiata e bullizzata dovrebbe essere tutelata e rispettata interamente da una comunità che possa definirsi civile. E le molestie arrecate a persone, tralaltro costituiscono un reato penale e non è escluso che in relazione alla gravità dei fatti riportati sui social non si apra una inchiesta vera e propria, anche con intercettazioni telefoniche ed altri riscontri. Forza Mario!