Castel Gandolfo – “Le istituzioni dei vari livelli devono assumere l’impegno in una politica che parli di pace e meno di armamenti, per garantire la sicurezza, la vita e il rispetto dei Diritti Umani di tutti i popoli”. È l’appello che è partito dal Consiglio Comunale di Castel Gandolfo il quale ha approvato l’atto d’indirizzo per la pace tra i popoli.
“Visto l’articolo 11 della Costituzione della Repubblica italiana, visto che la situazione della guerra in Ucraina – si legge nell’atto d’indirizzo – appare sempre più preoccupante e nonostante il grande numero di vittime civili e non, si prevede che il conflitto possa durare ancora per anni; visto che accresce il rischio di espansione del conflitto bellico con il pericolo sempre più imminente di una terza guerra mondiale; e che rimane sempre più aperta la possibilità di una degenerazione della guerra tramite l’uso di armi di distruzione di massa; l’unica ragionevole via per sbloccare la drammatica situazione è promuovere, sotto l’egida dell’ONU, un negoziato fra tutte le parti coinvolte al fine di instaurare il cessate il fuoco e iniziare un percorso che porti ad una pace duratura”.
“Un atto che abbiamo sentito il dover di portare all’interno della discussione dell’organo politico più alto e democratico che abbiamo a livello comunale, quale quello del Consiglio. Non dobbiamo dimenticare, come recita anche il nostro Statuto comunale, che Castel Gandolfo, vista la plurisecolare tradizione che ci lega ai Papi, visto l’esempio di grande umanità e di accoglienza che ci diede Pio XII nell’accogliere i civili nelle Ville Pontificie nel 1944, si riconosce riferimento di alto valore spirituale per l’intera comunità internazionale. La nostra Città ispira, quindi, la propria azione politica ed amministrativa ai valori della pace, alla difesa dei diritti umani, alla cooperazione alla solidarietà e all’accoglienza, assumendo l’epiteto di Città della Pace e dell’accoglienza. Di fronte a questo, di fronte agli innumerevoli conflitti che abbiamo nel mondo e di fronte al perdurare della guerra in Ucraina non potevamo rimanere inermi e ci sembra d’obbligo rivolgere un appello alle istituzioni deputate al mantenimento della sicurezza internazionale, alla protezione dei diritti umani e alla promozione di politiche di pace”, ha commentato il Sindaco Alberto De Angelis.