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Grande attesa a Sante Marie: si inaugura il monumento “agli mastari”

Sante Marie – Grande attesa a Sante Marie per l’inaugurazione del monumento ai basti, masto in vernacolo. Il sindaco Lorenzo Berardinetti ha convocato tutti per sabato 29 luglio 2023 alle ore 18.30 in piazza Aldo Moro. Si procederà allo svelamento del monumento dedicato a questa antica professione artigiana che ha caratterizzato le generazioni del passato.
L’iniziativa trae origine dalla passione e dedizione di Giulio Gino Di Giacomo, originario di Sante Marie ma residente nel litorale laziale.

Il  cosiddetto “basto” veniva realizzato da abili artigiani che praticavano un mestiere un tempo fondamentale ma che oggi, purtroppo, è quasi del tutto scomparso. Ricordiamo che il basto è costituito da una rudimentale sella di legno, dotata di una imbottitura abbastanza grossolana, che viene appoggiato sul dorso di animali da soma: muli e somari. I basti, come spiega Di Giacomo, sono “fatti su misura” secondo le caratteristiche del mulo, facendo diventare i “mastai” (bastai o imbastai), quasi dei “sarti personali” dei muli. Niente a che fare con le selle più elaborate e raffinate predisposte per i cavalli, insomma!

Racconta il fautore di questa iniziativa alla rivista il portale del cavallo: “Può un semplice basto, “masto” in dialetto, generare ricordi, emozioni e lacrime? Sì perché, così mi ha riferito il signor Sergio, figlio di Fioro, un anziano mulattiere di Sante Marie. «Grazie Gino: mio padre alla vista della foto del basto in bronzo si è emozionato profondamente, è la prima volta che lo vedo così commosso». Vi figurate l’emozione quando Fioro, l’anziano bastaio: potrà vederlo realmente posizionato su una bella roccia bianca!“.

Nel borgo di Sante Marie, dunque, il basto è stato trasformato in un’opera d’arte. Già nel 2018 Gino aveva proposto al Comune di realizzare un monumento dedicato al basto. La sua famiglia, per alcune generazioni, ha realizzato basti per i muli del paese: il padre, il nonno e il bisnonno di Gino erano bastari, “maestria artigianale profusa a piene mani, mani grandi come quelle che ricordo di mio padre, la creazione dava vita ad un’opera unica“.

Il desiderio di Gino ha trovato realizzazione quando, nel febbraio del 2019, il Sindaco gli comunica che avrebbe acconsentito all’installazione di un monumento al basto e, quindi, all’antico lavoro dei bastai. Immediatamente Di Giacomo si è messo alla ricerca di un artista che potesse realizzare un basto di bronzo e, alla fine, spiega: “sono riuscito a contribuire alla creazione di un gioiello, grazie anche alla sensibilità della Fonderia Di Giacomo (con la quale non avevo mai avuto nulla a che fare, e con la quale non esiste nessuna parentela, forse sarà stata la fortuita coincidenza di avere lo stesso cognome) e grazie anche all’aiuto di Fioro di Sante Marie, il mulattiere che ha messo a disposizione un vero “mmasto” di sua proprietà, questa opera ha preso vita“.