Roma – Non c’è alcun ostacolo legato alla disponibilità dei terreni nell’iter di realizzazione dello stadio della Roma nell’area di Pietralata, le aree espropriate sono di Roma Capitale” precisa l’assessore capitolino all’Urbanistica Maurizio Veloccia che fa chiarezza sulla querelle innescata dai comitati di cittadini sulla mancata trascrizione degli espropri.
“Per lo stadio tutto sta procedendo secondo i programmi – conferma Veloccia – e nel corso dei due mesi di dibattito pubblico, che ricordo cominceranno domani con la pubblicazione su un apposito sito del relativo dossier, avremo l’occasione per spiegarlo puntualmente. Ho letto in questi giorni una discussione sulla proprietà delle aree dello Sdo. È necessario ribadire – continua l’assessore – che i decreti di esproprio fatti anni fa sono tutti validi, le aree sono state prese in possesso, gli indennizzi sono stati versati e quindi le proprietà sono tutte regolarmente di Roma Capitale. Sottolineo come lo fossero anche prima, a prescindere dal completamento delle trascrizioni e volture, che tuttavia abbiamo fatto fare per chiudere ordinatamente gli atti. Per quanto riguarda le aree su cui insiste il progetto del nuovo Stadio della Roma, in questi mesi sono state fatte le trascrizioni su quelle espropriate. Di fatto sono state completate, poiché mancano solo le ultime 6 particelle. Sono inoltre in corso le volture catastali che, ribadisco, non hanno alcun valore probante rispetto la proprietà. Infine, e come è noto – conclude -, nel perimetro dello stadio vi sono solo circa 2500 mq non espropriati che dovranno essere invece oggetto di una procedura in tal senso“