Celano – È stato il nuovo Presidente del Consorzio di Tutela Patata del Fucino IGP, Benedetto Caiola, pataticoltore dell’omonima azienda agricola, a rappresentare i produttori nell’incontro di martedì 05 settembre 2023 che ha visto la trattazione della politica commerciale 2023/2024 come anche l’ingresso dei nuovi soci: Mario Aureli azienda agricola F.lli Aureli e dell’Opoa Marsia.
I soci del Consorzio di Tutela IGP Patata del Fucino, hanno deliberato un prezzo minimo di 0,55 €/kg per le Patate del Fucino IGP, certificate alla produzione, franco magazzino dei condizionatori cernite e calibrate, una quotazione che tiene in considerazione sia i maggiori costi di produzione e sia la giusta remunerazione ai pataticoltori.
Inoltre, sono stati evidenziati da parte dei confezionatori, i notevoli costi che attraversano l’intera filiera, dallo stoccaggio al confezionamento, dovuti ai rincari dell’energia elettrica, del gas, degli imballaggi e dei trasporti che incidono sull’adeguamento dei prezzi delle confezioni da immettere sul mercato non inferiori a:
– Confezione vert-bag da kg. 1,5 a 1,20 euro/kg;
– Confezione vert-bag da kg. 2,0 e 2,5 a 1,15 euro/kg;
– Le confezioni in sacco rete da 5 kg a 1,10 euro/kg.
Il tutto franco arrivo sovra imballo in cartone compresso.
La richiesta di prodotto per fortuna è in netta crescita per le qualità organolettiche date dall’alto contenuto di fosforo e potassio, caratteristiche essenziali per la certificazione IGP, tanto da confermarsi la Patata del Fucino IGP come eccellenza italiana per il consumatore. Altro riscontro positivo è la richiesta di prodotto e inserimento nella filiera IGP, anche da parte di operatori al di fuori della Regione Abruzzo.
Parallelamente agli elementi di crescita nella riunione sono state rappresentate anche le criticità del momento dovute al ritardo delle semine a causa delle averse condizioni meteorologiche nel periodo Aprile-Maggio con una minore resa sul raccolto delle Patate del Fucino IGP precoci. Mentre la pezzatura appare più uniforme, verso un calibro medio più idoneo alla commercializzazione senza “fiorone”.
Buone aspettative invece per le varietà tardive, ci si aspetta una buona raccolta anche grazie alle favorevoli condizioni atmosferiche dell’ultimo periodo.