Seguitissimo anche quest’anno, il concorso di Roberto Barone, presidente
dell’Associazione Amici nel Musical sbanca ancora una volta e si conferma uno degli
appuntamenti estivi da non perdere. È stata una serata appassionante quella che ha visto
cinque giovanissimi, dieci dilettanti e ben quindici semiprofessionisti sfidarsi per l’ambita
vittoria finale. A portare a casa il premio di 500 euro con targa ricordo e, soprattutto, la soddisfazione per la vittoria, è stata alla fine Alessandra Rossi, prima nella categoria dei semiprofessionisti
con la sua interpretazione di “Feeling good”, canzone scritta da Anthony Newley e Leslie
Bricusse, nella versione di Nina Simone. Singolare che la vittoria sia andata, dopo lo
spareggio con “Till I hear you sing” (“Il fantasma dell’opera”) cantata da Luca Virone ad un
altro brano scritto per il musical: “The Roar Of The Greasepaint-The Smell Of The Crowd”
(1964), vista la passione coltivata per il genere dall’associazione organizzante. Asia
Baiocco ha vinto il primo premio per i giovanissimi cantando “Proud Mary”, l’immortale
pezzo di John Fogerty nella versione di Tina Turner mentre un inedito, “Control”, scritto da
Aurora Roberti (testo) e la sua band, i The dark of flame (musica), si è affermato nel
concorso per i dilettanti. La qualità espressa dagli artisti, però, aveva davvero poco di
amatoriale e anche tra i giovanissimi si sono riscontrate le presenze di talenti straordinari.
Questo nulla toglie all’importanza che l’evento continua ad avere per le nuove generazioni
come sottolinea il giurato Angelo Sorino, attore, autore e cantautore, che ha presentato il
suo nuovo lavoro, “Indovina cos’è” accompagnato dalla formidabile Marienick Behi,
vincitrice di Vocalist 2022. A. Sorino: “Ritengo che uno dei numerosi pregi di questa
manifestazione sia proprio quello di dare la possibilità ai ragazzi e, perché no? Anche agli
artisti più maturi, di fare esperienza davanti ad un pubblico “vero” e non composto, come
in molti altri casi, solo da parenti e amici. Sono convinto che partecipare ad eventi di
questo tipo sia fondamentale per la formazione degli artisti del domani”. Progetti per il
futuro? A. Sorino: “Anzitutto spero di entrare in studio al più presto per registrare
“Indovina cos’è”, una canzone che mi sta dando molte soddisfazioni dal vivo ma che non
ho ancora inciso”. Il premio della giuria Alberto Bonanni è stato vinto da Marco Boni,
giovane talento di Avezzano e l’esibizione del chitarrista Giovanni Pelosi, che ha
proposto, tra l’altro, un suo originale e apprezzatissimo arrangiamento de “Il pescatore” di
Fabrizio De André, ha incantato il pubblico. Da segnalare in giuria la preziosa presenza di
Irene Sturabotti, musicista e cantautrice e di Victor Quadrelli, attore, comico e imitatore,
che ha intrattenuto il pubblico mentre la giuria conteggiava i voti dei concorrenti, così come
hanno fatto anche Laura Fantauzzo e Rossella Ruini con le loro splendide voci.
“Partecipare a Vocalist, come giurata e insegnante, è stata un’esperienza divertente,
vivace e a tratti sorprendente. – ci dice Rossella Ruini, cantante, autrice e direttrice del
doppiaggio cantato nelle maggiori produzioni Netflix ed Apple TV, attualmente impegnata
nel nuovo concerto evento di Claudio Baglioni – I concorrenti hanno dimostrato talento,
grinta, voglia di sperimentarsi davanti al pubblico e di superare i propri limiti. Sono saliti su
un palco vero, dando il meglio, e stupisce il livello generale delle performance e della
qualità delle voci, pur nella tenera ingenuità dell’arte scenica”. Gli iscritti, quest’anno,
hanno avuto diritto a frequentare una masterclass da te condotta, com’è andata? R. Ruini:
In classe, con alcuni di loro, il lavoro è stato intenso e lo scambio allegro e costruttivo.
Durante la gara è stato arduo giudicarli ma ho fatto appello ai parametri con cui valuto
anche le mie performance, e non mi faccio sconti…non servono mai. A nessuno”. Un
bilancio finale? R. Ruini: Un’esperienza bella, ricca e stimolante, che spero di poter
rivivere il prossimo anno insieme alla fantastica squadra che l’ha realizzata”. Tutti i
concorrenti hanno ricevuto applausi calorosi e sinceri da parte di un pubblico numeroso e
attento. Circa seicento, infatti, le presenze registrate in piazza della Libertà a Roviano e
dell’Abruzzo che hanno scelto il caratteristico paesino arroccato sulle colline che
sovrastano la Valle dell’Aniene per trascorrere una serata all’insegna della buona musica.
La luna, che ha illuminato e accompagnato Vocalist 2023, è ormai tramontata ma già gli
organizzatori si sono messi al lavoro per costruire la prossima edizione, richiesta in molti
centri del Lazio per l’estate musicale. E speriamo che le stelle di Vocalist possano
splendere ancora per lungo tempo.