ROCCA DI BOTTE – Un clima tipicamente estivo, tanta partecipazione emozione e tradizione hanno fatto da cornice alla conclusione dei festeggiamenti in onore del Santo Patrono Pietro Eremita. Il sindaco Fernando Antonio Marzolini ha dato il benvenuto al sindaco di Trevi nel Lazio Silvio Grazioli, intervenuto come da prassi per interscambio del secolare gemellaggio sulle orme del Santo. Carabinieri in alta uniforme hanno conferito autorevolezza e fascino alle celebrazioni, che ieri sera si sono concluse con i tipici fuochi artificiali. Presenti anche i sindaci di Oricola (Paraninfi), Pereto (Sciò) Turania (Proietti), Vivaro Romano (Sforza) ed il vice sindaco di Carsoli Gianpaolo Luigini, nonchè altre autorità civili e militari. Quest’anno a Rocca è arrivata anche l’urna con l’abito monacale del Santo, e non usciva dalla sua cripta da almeno 20 anni. Un fatto storico.