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“La Musica non ha scadenza”, la vera, inverosimile, storia di Silvano Garré. Intervista all’autore Alex Armuschio

La musica ha il potere di connettere le persone, di farle sentire parte di un’unica specie, di emozionarle con le sue note e le sue parole. Silvano Garré è un artista che possiede tutte queste capacità, un personaggio unico, che sembra uscito da una canzone di De André. Il suo arrivo a Luogo Comune sarà una ventata di speranza, in un momento di grande difficoltà per la popolazione. Un libro che richiede attenzione da parte del lettore, ma che sa donare ispirazione, riflessione e un pizzico d’ironia, che non guasta mai. 

ALEX ARMUSCHIO nasce a Torino nel 1984, l’anno in cui l’Hellas Verona comincia la rincorsa al suo unico scudetto e in cui esce al cinema Dune, il peggior film di sempre di David Lynch. Comincia a suonare il pianoforte fin da piccolo e questo fa crescere in lui un amore smisurato per la Musica. Negli anni ha suonato negli Ossi Duri e negli Ainur, collaborando con numerosi artisti del calibro di Elio e di Claudio Bisio. La Musica non ha scadenza è il suo primo esercizio di scrittura derivato da una necessità impellente: raccontare la storia di Silvano Garrè.

Raccontaci qualcosa di te come scrittore e come musicista e di come hai conciliato questi due ambiti

“Buongiorno e grazie di questa opportunità! Diciamo che la mia passione, da sempre, è la Musica. Ho cominciato a suonare e fare concerti all’età di 8 anni con il mio primo gruppo musicale, gli Ossi Duri, in una cantina e alle feste scolastiche, un po’ come i Beatles (ma abbiamo avuto un po’ meno successo). Poi per tutto il resto della mia vita ho avuto a che fare con la Musica, con la composizione e con la scrittura di testi. Questo ha sempre portato con sé un grande interesse verso la creatività, le arti in generale e la letteratura più in particolare: sono un appassionato di Dante, di romanzi storici, di biografie e di fantasy, tanto che uno dei miei gruppi musicali attuali, gli Ainur, sono totalmente ispirati a J.R.R.Tolkien e ai suoi racconti.

Le due passioni, dunque, si sono sempre supportate a vicenda ed è stato facile conciliarle, alla fine. Molto raramente scrivo nel silenzio, quasi sempre ho un paio di cuffie o della Musica in diffusione. Essere scrittore e musicista è un po’ la stessa cosa: in un ambito si compone con le parole, nell’altro si scrive con le note.”

Come è quando è nata l’idea di scrivere La musica non ha scadenza?

“Tutto è nato insieme al mio gruppo, gli Ossi Duri. Nel 2009 abbiamo scritto e pubblicato un album strumentale dal titolo Scadenza Perfetta. Per poter legare con un unico filo conduttore questi brani senza cantato e senza parole abbiamo inventato la storia di Silvano Garrè e di Luogo Comune e ne abbiamo scritto a sommi capi nel libretto dell’album.

Fin dal primo momento quella storia mi è sembrata parecchio creativa e con tantissimo potenziale. Dunque ho cominciato quasi subito ad immaginarla più dettagliata, sognarla, pensarla. Poi ho creato un file word scrivendo il titolo, La Musica non ha Scadenza, perché era la frase più rappresentativa della storia e le prime 10-20 pagine. Poi mi sono fermato, vuoi per il famoso “blocco dello scrittore”, vuoi per il tempo che è sempre stato occupato da mille cose. Arriviamo così al 2021, precisamente a Maggio. In modo particolarmente “opportuno” (non mi piace parlare di fortuna o sfortuna) ho avuto un incidente in moto che mi ha costretto a letto in ospedale, da solo (in piene restrizioni Covid), per 3 lunghi mesi. E così ho avuto il tempo e la possibilità di finire il mio romanzo.”

Chi è Silvano Garré e che importanza ha la sua figura?

“Quanto voglio bene a Silvano Garrè! Silvano è un personaggio incredibile, che potrebbe portare pace tra Led Zeppelin e Deep Purple o tra Zequila e Pappalardo. Senza, però, fare assolutamente niente! Non possiamo neanche sapere se sia davvero un personaggio vero, per il semplice fatto che uno così non potrebbe esistere! È la base di tutto il romanzo: se è vero che il narratore è un altro, Silvano Garrè è colui intorno al quale ruota tutta la storia. E ribadisco: lui non fa assolutamente nulla! E risolve una situazione incredibilmente intricata. Quindi potrebbe fare tutto quello che vuole, ma non vuole. Spero di avervi confuso ben bene, così per capire esattamente chi è Silvano Garrè (o chi NON è, magari) dovete leggere il libro!”

“Luogo Comune” è il paese di fantasia in cui si svolgono i fatti. Dicci qualcosa di più sull’ambientazione e sul nome scelto

“Il nome del paese è nato già insieme agli Ossi Duri nella prima stesura della storia. Volevamo che la nostra idea si sviluppasse in un luogo qualunque, non in un posto preciso. E volevamo che fosse un piccolo paese, un comune come Givoletto in provincia di Torino, dove voi vivevamo e abbiamo vissuto per i momenti più spensierati della nostra vita e adolescenza. Volevamo che non fosse una città grossa, ma un posto piccolo, e mentre parlavamo di luogo e di comune abbiamo unito le due parole e abbiamo creato Luogo Comune, una ridente cittadina in provincia di sé stessa.

La cosa più particolare è che a Luogo Comune non ci sono più le mezze stagioni, si viveva meglio quando si stava peggio, ecc. Un vero è proprio luogo comune (in minuscolo volutamente). I luoghi descritti, invece, sono riferimenti al paese vero in cui stavamo, Givoletto. E gran parte delle vie e delle descrizioni sono anagrammi dei nomi reali: uno su tutti, ad esempio, il bar Toltevigo dove si svolge gran parte della storia. Vediamo se riuscite a capire di quale anagramma si tratta.”

Quale è il messaggio del libro?

“Il messaggio è, di base, molto semplice: la Musica non ha scadenza. Quindi uno potrebbe anche fermarsi al titolo e già ha capito tutto. Volevamo dire, con il mio gruppo, che la Musica non è come il latte che quando lo apri dopo un po’ scade e lo devi buttare via: la Musica dura in eterno, sia essa bella, brutta, significativa, inutile, lunga, corta, alta, bassa, ecc. La Musica è un dono che l’umanità ha creato per poter raccogliere emozioni e poterle portare nel tempo, così come tante altre arti, e non può avere una data di fine. Inoltre nel libro è fortemente sottolineato il ruolo culturale della Musica: quando il malvagio sindaco di Luogo Comune vuole sottomettere la popolazione al suo controllo, la prima cosa che fa è vietare la Musica dal vivo, perché l’arte crea aggregazione, crea cultura.

Se si vuole mantenere il controllo un buon metodo è sicuramente quello di indebolire le menti e la creatività: se sentite uno strano deja-vù è perché questo impoverimento culturale è indubbiamente in atto da anni, non so dire se volontario o meno. Anche se un’idea mia, personale, ce l’ho.”

Alla fine del romanzo c’è il collegamento all’album delle canzoni contenute nel libro. Ti va di presentarcelo?

“Lettori, lui è La Musica non ha Scadenza; La Musica non ha Scadenza, loro sono i lettori. Fatte le presentazioni, dovrete attendere un pochettino per poterlo ascoltare, anche se lo so che fremete. L’album è in fase di ultimazione. Quando ho mandato in stampa il romanzo ho dovuto per forza creare un QR per poter collegare l’album in modo digitale, ma in realtà dell’album non esisteva nulla se non i testi delle canzoni che sono presenti anche nel libro. E quindi tra presentazioni del libro e altre cose musicali, il tempo per poter registrare i brani è stato un po’ ridotto.

Adesso sono a buon punto, sono fiducioso di poterlo pubblicare entro la fine dell’anno o al massimo l’inizio del 2024. Voi state all’erta e saprete tutto. Nell’album ci saranno tutte le canzoni che Silvano Garrè porta in giro con il suo album, suonate solo in versione chitarra e voce, come le suonerebbe lui. Oltre a quelle ci sarà una cover degli Ossi Duri, che sicuramente a Silvano sarebbe piaciuta e avrebbe suonato, se l’avesse sentita.”

Cosa può trovare un lettore in La musica non ha scadenza?

“Moltissime cose: innanzitutto ci sono circa 56mila parole e 333mila caratteri (senza spazi, però, sono solo 279mila circa). Poi c’è anche una storia, non è che sono messe lì a caso. Io spero che, a parte gli scherzi, dentro le 264 pagine del mio romanzo ci sia prima di tutto divertimento, risate e spensieratezza. Uno dei principali motivi per cui ho scritto questo libro è per far passare a chi lo legge dei momenti di risate o quantomeno sorrisi.

Certo, insieme alla simpatia vorrei che ci si riuscisse a soffermare anche su quello che è il messaggio di cui abbiamo parlato prima: la Musica e l’arte non sono cose superflue. Sono una parte fondamentale delle nostre vite e delle nostre esperienze. Un artista è sempre innamorato delle sue creazioni, ovviamente, ma io credo che un lettore possa anche trovare un prodotto fresco, frizzante, innovativo, creativo, bellissimo…sto esagerando? Va beh, dai, lasciamo stare il Nobel, mi accontento del Premio Strega.”

A quali progetti stai lavorando?

“Non credo di poter dare una risposta esauriente a questa domanda in poche parole! Un musicista ha sempre progetti, uno scrittore anche. Io sono entrambi, quindi capirete bene che è complicato. Comunque, per fare un riassunto. Alex Musicista sta finendo il disco di Silvano Garrè, finendo un disco di inediti per il suo progetto solista; finendo un disco con gli Ainur ispirato ad una parte di racconti di Tolkien, scrivendo cose nuove per gli Ossi Duri e organizzando concerti, tour, live, ecc. Alex Scrittore, invece, sta già lavorando al seguito de La Musica non ha Scadenza, ma anche a: un libro quasi autobiografico sulla mia esperienza di ricovero; un libro di aneddoti su quello che capita durante i tour, i live, ecc; un libro in coppia con mia moglie in cui tendenzialmente bisticciamo sulla carta, perché per davvero non ci riusciamo; una rilettura della Divina Commedia di Dante in chiave moderna…e poi direi basta, che già così il tempo di questa vita non so se basterà e devo lasciare scritto ai parenti come finire il tutto!”

 

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