ROMA – Nel 2022 si sono verificati nel Lazio “20.275 incidenti stradali, che hanno causato la morte di 339 persone e il ferimento di altre 26.802. L’anno 2022 è caratterizzato da una netta ripresa della mobilità e, come conseguenza, dell’incidentalità stradale. Rispetto al 2021 aumentano gli incidenti (+15,9%), i feriti (+16,3%) e le vittime della strada (+17,7%) con variazioni superiori a quelle registrate a livello nazionale, dove l’aumento di incidenti (+9,2%), di feriti (+9,2) e di vittime (+9,9%) risulta più contenuto”. E’ quanto si legge nel rapporto sugli “Incidenti stradali nel Lazio 2023” realizzato dall’Istat.
Nel periodo 2001-2010 le vittime della strada si sono ridotte nel Lazio del 38,4%, meno della media nazionale (-42,0%); fra il 2010 e il 2022 si registrano poi variazioni, rispettivamente di -24,7% e -23,2%. Nello stesso periodo l’indice di mortalità sul territorio regionale aumenta (da 1,6 a 1,7 deceduti ogni 100 incidenti), mentre quello nazionale non subisce variazioni (1,9 decessi ogni 100 incidenti). Nel 2022 si riduce nel Lazio l’incidenza degli utenti vulnerabili per età (bambini, giovani e anziani) periti in incidente stradale, attestandosi su un valore inferiore alla media Italia (42,5% contro 44,3%)”.
Guardando agli utenti vulnerabili- si legge ancora nella nota dell’Istat- secondo il ruolo che essi hanno avuto nell’incidente (conducenti/passeggeri di veicoli a due ruote e pedoni), il loro peso relativo (sul totale dei deceduti) misurato nella regione si conferma superiore a quello nazionale (52,8% contro 49,3%). Sempre tra 2010 e 2022 l’incidenza di pedoni deceduti è aumentata nel Lazio da 16,9% a 20,6%, mentre nel resto del Paese l’aumento è stato più contenuto, da 15,1% a 15,4%. I costi sociali Nel 2022 il costo dell’incidentalità stradale con lesioni alle persone è stimato in 17 miliardi e circa 900 milioni di euro per l’intero territorio nazionale (303,5 euro pro capite) e in oltre 2 miliardi di euro (364 euro pro capite) per il Lazio; la regione incide per il 11,6% sul totale nazionale Tra il 2021 e il 2022 l’indice di lesività aumenta da 131,8 a 132,2, così come quello di gravità (misurato dal rapporto tra il numero dei decessi e la somma di decessi e feriti moltiplicato 100), che passa da 1,2% a 1,3% mentre rimane stabile l’indice di mortalità, pari a 1.7 decessi ogni 100 incidenti. Nel 2022 il maggior numero di incidenti (15.697, il 77,4% del totale) si è verificato sulle strade urbane, provocando 189 morti (55,8% del totale) e 19.803 feriti (73,9%). Rispetto all’anno precedente i sinistri aumentano su tutte le categorie di strada ma l’incremento maggiore si verifica sulle autostrade e raccordi (+18,7%), seguite dalle strade urbane (+17,0%) e dalle altre strade (+10,3%). Gli incidenti più gravi avvengono sulle autostrade e raccordi e sulle strade extraurbane (3,3 decessi ogni 100 incidenti). Sulle strade urbane il 52,6% dei sinistri stradali si verifica nei pressi di un rettilineo, percentuale che sale al 64,7% sulle strade extraurbane. In ambito urbano gli incidenti che avvengono nei pressi di un incrocio rappresentano il 20,9% del totale, seguono quelli che si verificano nei pressi di una intersezione (16,6%), di una curva (6,9%) e di una rotatoria (1,7%). Lungo le strade extraurbane il 17,3% degli incidenti si verifica nei pressi di una curva, il 7,3% di un incrocio e di un’intersezione e l’1,6% nei pressi di una rotatoria.
LA PONTINA E’ LA STRADA PIU’ PERICOLOSA, INSIEME ALLA STATALE 17
L’incidentalità rimane alta lungo la costa e nei Comuni capoluogo di provincia: in evidenza le criticità della SS148 (la strada statale Pontina, ndr), lungo la quale si registra il maggior numero di incidenti (210 decessi e 325 feriti), e delle strade SS007, SS006 e SS001, mentre gli incidenti più gravi si registrano sulla SS017, dove gli indici di mortalità e di gravità raggiungono rispettivamente 50 e 20. L’indice di mortalità cresce nelle province di Viterbo e Roma, diminuisce in quelle di Rieti, Latina e Frosinone”.
LE VITTIME A ROMA AUMENTANO, ESPOSTO DEL CODACONS
Gli incidenti nel 2022 “sono stati 16.369, con 226 morti e 20.996 feriti; rispetto all’anno procedente i morti nella Capitale sono stati 44 in più, con una variazione in percentuale nell’arco 2019-2022 del +17,1%. Un trend negativo che prosegue nel 2023: da inizio anno si contano a Roma ben 35 pedoni uccisi e oltre 24mila sinistri”, riporta il Codacons. I costi sociali di incidenti, morti e feriti sulle strade della Capitale “sono enormi, e ammontano a 364 euro all’anno a cittadino, oltre 2 miliardi di euro in totale- prosegue l’associazione- Le responsabilità dell’amministrazione comunale, che ha l’obbligo di garantire la sicurezza sulle strade, sono evidenti: nulla è stato fatto per aumentare il numero di forze dell’ordine in servizio stradale, incrementare i controlli contro i trasgressori e rendere le arterie della città più sicure. Per tali motivi il Codacons presenta un nuovo esposto alla Procura della Repubblica di Roma dove, alla luce degli allarmanti dati sui morti registrati sulle strade capitoline, chiede alla magistratura di aprire una formale inchiesta per concorso in omicidio stradale, omicidio colposo e lesioni, nei confronti delle istituzioni che avrebbero l’obbligo di garantire l’incolumità di pedoni e automobilisti”. (www.dire.it)