PALESTRINA – Che destino quello della Snaturata passare dalla “invisibilità” della strada, Lena faceva la prostituta, alla “notorieta” di un corpo privo di vita ma capace di sprigionare una luminosità accecante attorno a sé, beffandosi dell’orrido e lento decomporsi della morte. Violentata da corpi maschili in vita, violentata dagli sguardi su quel corpo che che giace osceno, con la sua natura scoperta, alla vista di chi in vita la desiderava. Ma la sua mente, dentro un corpo ormai morto, è ancora viva e vede intorno a lei quel variopinto mondo di uomini e donne i cui pensieri e i cui gesti sono legati al “mestiere” di Lena, della Lena di prima.
Lena ci racconta di una vita vissuta di amore donato e che nella sua morte scopre che la sua “anima” non ne vuole sapere di abbandonarlo. Inizia così un processo “snaturato”: lei morta osserva ed è osservata dai tanti curiosi che si accalcano intorno al suo corpo che, nonostante tutto, emana ancora quel “fascino” che ancora in vita la rendeva bella.
La storia di Lena è un racconto sospeso tra una vita che sta per finire e una morte che non si vuole accettare.
Avremo occasione di vedere la drammatizzazione della storia di Lena, raccontata da Marina Novelli nel suo libro, pubblicato nel 2021, “La snaturata”, durante l’evento, nato dalla collaborazione del circolo , del comune d, del museo, in programma il 25 novembre nella giornata dedicata alla contrasto alla violenza contro le donne e che si compone di due momenti:
· con inizio allee ore 16.00 (ingresso gratuito in sala dalle ore 15.30, previa prenotazione obbligatoria) un dialogo a più voci: dirigenti scolastici, psicologi, istruttori sportivi che ci introdurranno al tema della violenza, nel momento del suo nascere;
· a seguire la drammatizzazione della storia di Lena, raccontata in parole e musica da importanti personaggi del mondo culturale e musicale italiano.
L’evento si svolgerà presso la Sala Tholos del Museo Archeologico Nazionale di Palestrina, sabato 25 novembre, ingresso gratuito in sala dalle ore 15.30.