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A Grottaferrata una nuova casa per donne vittime di violenza intitolata a Giulia Cecchettin

Ieri mattina a Grottaferrata è stata inaugurata la prima casa di semiautonomia dei Castelli Romani per donne vittime di violenza. La struttura è stata intitolata a Giulia Cecchettin, la giovane uccisa dall’ex fidanzato lo scorso 11 novembre.

 

Un’inaugurazione avvenuta in una data simbolo, il 25 novembre, Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne.

 

Presenti, al fianco del Sindaco Mirko Di Bernardo, il Sindaco di Roma Roberto Gualtieri, il Sindaco di Vigonovo, città dove viveva Giulia Cecchettin, Luca Martello e la presidente dell’associazione Ponte Donna, Carla Centioni, che gestirà la struttura.

 

“Stiamo dando una risposta concreta all’appello fatto alle istituzioni da Elena Cecchettin, sorella di Giulia – ha detto il Sindaco di Grottaferrata Mirko Di Bernardo –. Oggi restituiamo alla collettività un immobile sottratto all’illegalità nel lontano 2010. Dopo 13 anni, la nostra Amministrazione è orgogliosa di donare al territorio una struttura fondamentale per garantire il sicuro reinserimento nella società delle donne vittime di violenza in uscita dalle case rifugio. L’intitolazione della casa a Giulia con l’apposizione di una targa commemorativa è un atto con il quale vogliamo fare “rumore” attorno a una piaga sociale, quella della violenza contro le donne, che va combattuta con forza, con le istituzioni in prima linea. Ringrazio profondamente il Sindaco di Roma Roberto Gualtieri e la Città Metropolitana di Roma per il fondamentale contributo alla realizzazione del progetto. Ringrazio di cuore il Sindaco di Vigonovo Luca Martello per la sua presenza. Invio infine un caloroso abbraccio e il sentimento del mio più profondo cordoglio alla famiglia di Giulia Cecchettin”.

 

Grazie ai fondi ottenuti tramite un bando della Città Metropolitana di Roma Capitale e impiegando anche risorse comunali, l’Amministrazione Di Bernardo ha ristrutturato e riqualificato l’immobile sequestrato nel 2010 all’illegalità, dando vita, dopo 13 anni di abbandono, a questa struttura la cui funzione sarà quella di accompagnare le donne in uscita dalle case rifugio nel riacquistare la loro indipendenza.

 

Il Sindaco Di Bernardo, dopo il taglio del nastro e la scopertura della targa commemorativa dedicata a Giulia, ha donato una chiave della casa al Sindaco Luca Martello.

 

Presenti all’inaugurazione la Consigliera metropolitana alle Pari Opportunità Tiziana Biolghini, l’Assessore alle Politiche Sociali Francesca Maria Passini, la Consigliera delegata alle Pari Opportunità Paola Franzoso, il Vescovo di Frascati Mons. Stefano Russo – che ha benedetto la casa – e i rappresentanti delle forze dell’ordine del territorio.

 

“Tra le atrocità delle quali con dolore veniamo a conoscenza ogni giorno, con questa struttura accendiamo oggi una luce, con l’impegno di accenderne molte altre nel prossimo futuro – dichiara l’Assessore alle Politiche Sociali Francesca Maria Passini –. Oggi inauguriamo una struttura importante con la speranza che ve ne sia un bisogno sempre minore, attraverso un profondo progresso culturale che investa la nostra società”.  

 

“È nostro dovere dare un impulso concreto a un cambio radicale nella nostra società, che sia culturale, con l’azione delle istituzioni, ed educativo, coinvolgendo le scuole a tutti i livelli – dichiara la Consigliera alle Pari Opportunità Paola Franzoso –. Metteremo il nostro massimo impegno, oggi e in futuro, per sradicare la cultura della violenza e dell’oppressione, nel nome di Giulia e di tutte le donne. Ringrazio il Sindaco Gualtieri e tutte le istituzioni presenti quest’oggi”.