Roma – Prendo atto che il governo nel dl Anticipi abbia voluto riportare all’antico le tratte autostradali A24 e A25, col ritorno in carreggiata di Strada dei Parchi.
E’ chiaro che non possiamo dimenticare le inadempienze di questo soggetto perpetrate negli anni. Pertanto, ritengo condivisibile l’obbligo di presentazione di un nuovo Pef asseverato ed il mancato allungamento della concessione. A questo punto però, chiediamo all’attuale maggioranza a dar seguito agli impegni richiesti al governo Draghi ai tempi dell’approvazione del dl Infrastrutture nel 2022. In quell’occasione Fdi presentò un odg con il quale chiedeva l’esenzione totale dal pedaggio per i pendolari abruzzesi e laziali che si muovono verso la Capitale.
Addirittura l’attuale ministro Lollobrigida si espose con fior di dichiarazioni, spalleggiato dai vari Liris, Sigismondi e Testa, allora tutti rappresentanti di Fdi in regione Abruzzo.
Ritengo assurdo che il governo in carica si sia lasciato sfuggire una simile occasione; avrebbero potuto prevedere l’esenzione dei pendolari già nel testo emendativo presentato per tramite dei relatori nella tarda serata di ieri.
Condizione inaccettabile invece è la previsione della soppressione del tavolo istituzionale che coinvolge tutti i sindaci dei comuni interessati dalle tratte autostradali. Un tavolo per il quale il ministro Salvini espresse, solo pochi mesi fa, condivisione negli intenti, salvo poi convocarlo solo un paio di volte e dietro la minaccia di manifestazioni sotto il suo dicastero. La soppressione prevista dal governo è una chiara sconfessione delle parole del ministro riferite all’aula del Senato in risposta ad una mia puntuale richiesta.
Per questo motivo presenterò io stessa degli emendamenti correttivi che vanno in quelle direzioni e che, in qualche modo, impegnino seriamente la società Strada dei Parchi Spa a mettere a sistema l’esenzione coinvolgendo tutti i primi cittadini interessati: confido che la maggioranza non si volti dall’altra parte ma che dia seguito ad un proprio ordine del giorno presentato solo pochi mesi fa ed accolto dal precedente governo. Lo rende noto: la senatrice Gabriella Di Girolamo