In merito all’incendio divampato la scorsa notte nell’ospedale San Giovanni Evangelista di Tivoli si comunica quanto segue:
– 3 persone sono decedute: un uomo di 86 anni e due donne di 83 e 86 anni. Recuperato anche il corpo di un 76enne che era già deceduto al momento del rogo.
– Sono 163 i pazienti evacuati e trasferiti negli ospedali della Regione, 17 quelli dimessi:
Ospedale Coniugi Bernardini di Palestrina: 32 pazienti
Parodi Delfino Colleferro: 26 pazienti
SS Gonfalone Monterotondo: 14 pazienti
Villa Dante: 5 pazienti
San Camillo de Lellis Rieti: 1 pazienti
Santa Maria Goretti Latina: 1 paziente
Icot Latina: 1 paziente
Grassi Ostia: 2 paziente
Sant’ Eugenio Roma: 19 pazienti
Policlinico Umberto I: 12 pazienti
Sant’Andrea: 3 pazienti
Santo Spirito: 2 pazienti
San Camillo: 10 pazienti
San Giovanni: 3 pazienti
Policlinico Tor Vergata: 4 pazienti
Aurelia Hospital: 2 pazienti
Campus biomedico: 3 pazienti
Policlinico Casilino: 5 pazienti
Policlinico Gemelli: 5 pazienti
Cristo Re: 1 paziente
Villa Mafalda: 2 pazienti
Pertini: 8 pazienti
San Carlo: 2 pazienti
I parenti dei pazienti evacuati e trasferiti la scorsa notte in seguito all’incendio divampato nell’ospedale di Tivoli possono contattare i seguenti numeri di emergenza per conoscere le condizioni dei propri familiari e ricevere informazioni: 3312698956, 3312698996, 3312698926, 3312698918.
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In relazione alla chiusura dell’Ospedale San Giovanni Evangelista di Tivoli oggi la Direzione Salute e Integrazione Sociosanitaria ha riunito l’unità di crisi e ha condiviso con la Direzione Strategica della ASL Roma 5 le seguenti indicazioni operative:
– i soccorsi di ARES 118 saranno trasportati negli Ospedali di Palestrina e Colleferro in presenza di condizioni a minore impegno assistenziale, nelle altre condizioni saranno centralizzati sul Policlinico Umberto I, sull’Ospedale San Giovanni Addolorata e sull’Ospedale Pertini;
– una struttura, nell’area di Tivoli, sarà predisposta come sede temporanea del Punto di Primo Intervento per eventuali accessi autonomi, dotata di attrezzatura per l’assistenza rianimatoria e la diagnostica di I livello con la presenza permanente di mezzi per il trasporto sanitario assistito da personale medico;
– la chiusura del Punto Nascita di Tivoli determina l’attivazione della rete perinatale, per cui le gravidanze a rischio saranno centralizzate verso i PN di II livello di riferimento Policlinico Umberto I e Ospedale Gemelli-Isola Tiberina con l’Ospedale San Giovanni Addolorata, che in caso di situazioni di sovraffollamento svolgerà il ruolo di Centro di supporto. L’attività del Punto Nascita per le gravidanze non a rischio sarà distribuita presso i PN degli Ospedali dei Castelli, Pertini, Vannini e S. Spirito. Il Coordinamento di Rete di patologia predisporrà un protocollo condiviso tra le strutture coinvolte al fine di garantire la continuità assistenziale, la prossimità e la scelta della donna;
– la chiusura del Centro di Cardiologia-Emodinamica-UTIC dell’Ospedale di Tivoli determina la centralizzazione verso il Policlinico Umberto I dell’intera area, comprendente anche gli Ospedali Coniugi Bernardini di Palestrina e Angelucci di Subiaco. In caso di situazioni di sovraffollamento presso il Policlinico Umberto I gli Ospedali San Giovanni Addolorata, Vannini e Pertini assumeranno il ruolo Centro di supporto;
– la chiusura dei laboratori analisi richiede l’individuazione di una struttura temporanea di supporto per assorbire il fabbisogno complessivo e esami diagnostici di II livello, per cui in relazione alle disponibilità presenti sul territorio l’ASL Roma 5 dovrà identificare la struttura nelle prossime 24 ore e comunicarla alla Direzione Salute e Integrazione Sociosanitaria per le eventuali e necessarie autorizzazioni.
La Sala Operativa Regionale della protezione Civile da parte del Comune di Tivoli e di ARES 118 ha immediatamente provveduto ad attivare le Organizzazioni di Volontariato di Protezione Civile più vicine al luogo dell’evento.
Sono state complessivamente messe in campo 22 Organizzazioni di Volontariato.
Circa 70 sono stati i volontari coinvolti con i relativi mezzi, tra cui 12 pulmini adibiti allo spostamento dei pazienti evacuati.
La Protezione Civile regionale ha inoltre messo a disposizione coperte e bottigliette d’acqua da distribuire alla popolazione.
Sul posto anche 4 pullman messi prontamente a disposizione da COTRAL per eventuali necessità di trasporto delle persone ricoverate.
A cura della Protezione Civile regionale verrà poi realizzata una “zona cuscinetto”, mediante l’installazione di una tensostruttura di metri 6 x 12 dotata di tunnel di accesso, riservata ai familiari delle persone che accederanno alla Area di primo soccorso attrezzata dalla ASL RM5 all’interno della Palestra Maramotti, destinata a soddisfare le esigenze più immediate della popolazione temporaneamente priva dei servizi del Pronto Soccorso.