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Parco dei Simbruini, il commissario Foppoli: “il 2024 sarà un anno di crescita”

JENNE – Il 2023, è stato un anno importante per il Parco Naturale dei Monti Simbruini, che  ha compiuto 40 anni di vita,  che vede ora alla sua guida il commissario Alberto Foppoli. A pochi mesi dal suo insediamento Lei ha già ben delineato le sue linee guida. “Sto puntando molto sul coinvolgimento delle amministrazioni comunali, il mondo associativo, i cittadini e le scuole nei progetti di educazione ambientale.  Un lavoro svolto in sinergia con la Regione Lazio senza dimenticare il prezioso impegno dei dipendenti dell’Ente Parco che ringrazio vivamente. E’ stata un’attività intensa sotto il profilo istituzionale, finalizzata a valorizzare un territorio di straordinaria bellezza, ricchissimo di storia e proiettato su un futuro di progresso e di integrazione. L’Ente Parco rappresenta un riferimento importante il collante che lega gli 8 Comuni che ricadono in esso, per questo è stato doveroso, rinsaldare quest’importante  rapporto con ciascuno degli 8 Comuni, creando una sinergia, ed una collaborazione viva”. L’inaugurazione del Ponte di Comunacque ricadente tra i Comuni di Jenne e Trevi Nel Lazio è stato il punto di partenza.E’ stata un’occasione importante, un luogo simbolo all’interno del Parco, uno dei più belli ed incontaminati ed è stato un momento molto significativo. Dopo alcuni anni dal crollo del Ponte è stato inaugurato un nuovo ponte realizzato insieme con i Comuni di Trevi Nel Lazio e Jenne, e quel giorno è stato importante vedere tutti i Sindaci presenti insieme all’Assessore Regionale Gianfranco Righini, un’attestazione della grande forza di fare squadra”. Il Parco non è solo la più grande area verde della Regione, ma è anche un territorio ricco di storia, tradizioni, cultura, spiritualità, sport…e tanto altro “Abbiamo la fortuna di vivere 365 giorni, tutte la peculiarità di un territorio che come un prisma mostra un’infinità  di sfaccettature, e la bellezza di ognuna di esse ne è l’unicità. Oltre all‘importante impegno di tutelare e preservare il contesto ambientale, la sua biodiversità,  vi è la promozione che avviene mettendo in rete queste caratteristiche che sono presenti sul territorio. La miriade d’iniziative che vengono elaborate e messe in programma  tutto l’anno, coinvolgendo i Comuni ed i vari sodalizi, rendono più interessante l’offerta, invitando ogni fascia di età, dall’esperto escursionista al semplice curioso, a conoscere i vari cammini, a partecipare ai vari eventi di trekking del Parco, così come per chi cerca momenti di pace e tranquillità, a chi invece vuole vivere la quotidianità dei luoghi, appassionandosi ad attività sportive o culturali, insomma il ventaglio delle offerte non manca, anzi c’è l’imbarazzo della scelta”. Prima si è parlato del Ponte di Comunacque , ci sono altri opere in prospettiva ? In quest’ultimo periodo sono stati avviati i lavori per la Fattoria didattica a Trevi nel Lazio in località Ponte delle Tartare, si tratta di un’opera importante, che oltre a recuperare uno degli scorci più belli del Parco, mira a realizzare un’opera educativa e formativa. La Fattoria Didattica, ospiterà il museo dell’Acqua, ed avrà tecnologia multimediale, che aiuterà in vari percorsi i visitatori a conoscere il territorio , la natura ed i suoi amici animali , in essa inoltre ci sarà il museo dell’acqua, il tutto rappresenterà un tassello in più per la promozione del territorio. I siti presenti nel Parco, di grande valore e rappresentatività sono diversi. Sempre a Trevi vi è l’Orto Botanico e l’Ostello di Colli Mordani  La Casa delle Sementi di Vallepietra rappresenta un altro importante sito, un vero  baluardo  per la salvaguardia della tipicità  autoctona delle sementi”. In questi 40 anni come è cambiata la percezione dei cittadini per il Parco? “L’esempio concreto è la presenza della Porta del Parco a Subiaco. Si tratta di uno spazio poliedrico e polifunzionale in cui si incontrano attività turistiche, culturali, sportive, ambientali, artistiche, artigianali, didattiche, turistiche, agricole e di promozione, ed è concepito per coinvolgere tutti i comuni ricadenti all’interno dell’area protetta”. Un augurio per questo 2024? “Chiaramente che le guerre che attualmente sono in corso cessino, per il bene di tutti.  Ricordo che anni fa il Parco dei Monti Simbruini diede vita ad un interessante sinergia internazionale con il Parco Nazionale dei Monti Carpazi in Ucraina. Quel Parco è coetaneo del nostro, venne  istituito il 3 giugno 1980 per proteggere i paesaggi dei Carpazi.  E’ il primo parco nazionale istituito in Ucraina, con un bellissimo territorio, sarebbe bello alimentare questa ed altre collaborazioni internazionali, augurandoci appunto la fine di tutte le guerre: Buon Anno Nuovo”.