ROMA – Un pomeriggio di rivoluzione in via dei Fori Imperiali. Si riversano in strada grida, striscioni fumogeni di volontà di cambiamento di una Palestina libera, di un popolo represso. In migliaia le persone riunite in un luogo storico e allo stesso tempo che annuncia tempi di cambiamento e di rennovatio.
Sono secoli che la drammatica situazione corre avanti, una storia di repressione, di separazione e di imposizione politica. Oggi i governanti sembrano marionette di un teatrino tragico e spaventoso e soprattutto silenti, una vera e propria congiura del silenzio.
La sicurezza, l’armonia, la pace, l’evoluzione umana e planetaria sono minate dall’odio. Continuano gli scempi di azioni criminali contro l’uomo e contro la vita. Nessuna delle due parti vorrebbe cedere al suo orgoglio nazionale.
Netanyahu il cui potere riflette l’immagine americana non demorde dalla posizione plutocratica. Il popolo palestinese sebbene abbia adottato azioni violente da condannare, esprimono l’intento di una propria libertà e identità popolare.
Occorre dire basta alla guerra, all’odio e alla distruzione ed è quello che oggi stanno affermando con questa manifestazione.
La guerra non si combatte con la guerra, ma con spirito di rivoluzione pacifica nella propria coscienza.
In strada un grande striscione che invita il governo Italiano a non appoggiare tali barbarie
Che i fiori possano sbocciare sulle linee di trincea. Oggi è stata segnata a Roma la volontà di pace.