Gloria Donati è nata a Bracciano il 10/11/1992. Ha una laurea magistrale in Storia dell’Arte con 110/110 e lode e ora è iscritta alla triennale in Scienze dell’Educazione. Scrive poesie e storie da quando è piccola. Ha partecipato a diversi concorsi letterari tra cui quello della Gioacchino Belli. Gloria è amante della natura, della lettura, della musica e della scrittura. Ha una sorella gemella di nome Samanta.
Ciao Gloria, parlaci di te e di come è nata la passione per la scrittura
La mia passione per la scrittura nasce molti anni fa quando da bambina ho iniziato a sognare ad occhi aperti grazie alla musica. Mamma poi ha sempre scritto brevi storie e poesie, e nel tempo l’ho imitata prendendo parte ad alcuni concorsi letterari con lei. La passione della scrittura deriva da mamma come quella della lettura da papà. Anche se devo ammettere senza scrivere mi sentirei un pesce in un deserto, la scrittura mi completa e mi permette di conoscermi e poter raccontare storie. La scrittura per me è come l’aria che si respira.
Di me si può dire che ho una magistrale in Storia dell’arte con il massimo dei voti, sono adesso iscritta alla triennale in Scienze dell’educazione, ho una sorella gemella e un cognato fantastico, una famiglia stupenda alle spalle così come amici e parenti che mi sono scelta nella mia vita. Cugini e due stupende nipotine. Amo la natura, preferisco la campagna e la montagna al mare e alla città, amo correre tra i prati, giocare con i miei animali, scherzare e ridere con gli amici. Preferisco una serata davanti all tv o a scrivere sono una pantofolaia nata. Ne ho passate tante per i miei trentuno anni ma tutto ciò che ho passato di brutto (veramente brutto) mi ha insegnato a combattere, che un passo alle volte è meglio di cento, che il mio tempo non è quello degli altri, che combattere per ciò in cui si crede è fondamentale e che non ci si deve mai arrendere e mai si deve spegnere il sorriso.
Dove trai ispirazione e come gestisci poi il processo creativo?
La musica è la mia grande musa, ma in realtà mi basta chiudere gli occhi e le idee affiorano nella mia mente, mentre cammino per andare a lavoro o nella natura dei campi intorno a casa mia. Tutto ciò che mi circonda è la mia ispirazione, i sentimenti che ho dentro di me che vogliono uscire così come i pensieri. Come gestisco il processo creativo? Quando sento di dover scrivere ovunque sia o mi trovi mi fermo prendo un quadernino tutto bianco che ho sempre con me e scrivo. Scrivo colorando di nero i fogli bianchi.
Hai un profilo Instagram molto attivo e seguito: ti va di raccontare quali progetti stai portando avanti?
Si, il mio profilo istagram con mio stupore in poco meno di un anno sta ottenendo grandi visualizzazioni e interesse, questa cosa mi stupisce e mi onora moltissimo. Forse le persone percepiscono che io sono così come mi presento, senza veli o finzioni. Credo che sentano la passione per quello che faccio e sopratutto vedono la sincerità e l’onestà. In questo momento sto portando avanti delle recensioni per delle case editrici e anche per privati e, poi continuo a pubblicare piccole poesie che scrivo.
Ciò che spero è di poter raggiungere le persone, di mostrare hai ragazzi o alle ragazze che si può giungere lontano restando se stessi. Lo voglio mostrare a mia nipote Michelle ad una mia amica di sedici anni Beatrice che teme di essere ciò che è per la società. Questa è la mia speranza e come dico sempre ai miei amici: se mi monto datemi un pugno che mi smonto Comunque l’unica cosa certa è che se arriverò al mio sogno sarà anche grazie al sostegno di chi mi segue.
Come impieghi i social per connetterti con i tuoi lettori e altri scrittori?
A questa domanda non avevo mai pensato. Allora i social mi permettono di esprimere ciò che sono, di trasmettere i miei pensieri, di confrontarmi con ogni possibile lettore, di avere pareri belli o brutti, che mi permettono di crescere. I social se ben usati possono essere un buon insegnamento per tutti quanti. Però se sono usati con cervello e per trasmettere valori. Ecco, è questo che vorrei fare, non so se ne sarò in grado, ma vorrei trasmettere qualcosa alle persone.
Quale è stato il momento più emozionante o gratificante nella tua carriera di autrice?
Uno dei momenti più gratificanti è stato quando ho fatto la presentazione di un libro. Però ammetto che probabilmente gli eventi più belli stanno arrivando adesso: questa intervista e il 22 di questo mese quando verrò intervistata da un emittente radiofonico di Firenze che mi ha selezionata invitandomi come ospite.
Nel corso degli anni hai scritto moltissimo: come è cambiata o si è evoluta la tua scrittura?
La mia scrittura nel tempo si è evoluta moltissimo maturando e migliorandosi. Se riprendessi in mano una storia scritta dieci anni fa ad oggi non la riconoscerei come mia anzi, scoppierei a ridere. Io sono una persona estremamente autocritica e questo mi ha sempre permesso di migliorarmi e crescere. Davanti alle critiche costruttive ho sempre ringraziato: mi hanno permesso di crescere allo stesso modo delle critiche senza senso, che mi hanno invece incentivata a dare ancora di più. Comunque sì: la scrittura matura con noi.
Quali sono i tuoi obiettivi a breve e lungo termine come scrittrice?
Beh, il mio sogno è divenire una tra le scrittrici più famose al mondo. Lo so è molto ambizioso, ma voglio arrivare lì, vorrei pubblicare con la Mondadori e, perché no, anche con la Disney (vedi sono tanto sognatrice!) sono convinta però che con tanta fatica e sacrificio alla fine ci arriverò.
Se potessi definirti con tre aggettivi quali sceglieresti?
I tre aggettivi con cui mi definisco sono: solare, allegra, combattiva.