Sanremo – L’appuntamento con il Festival di Sanremo è da sempre un momento attesissimo. C’è chi lo ama e chi no, chi ne parla bene e chi ne parla male, chi lo segue e chi lo segue ma dice di non farlo. Insomma, l’universo Sanremo è composito e contraddittorio, come è giusto che sia, in fondo i numeri che colleziona ogni anno sono sempre in crescita, soprattutto da quando Amadeus ne ha preso il timone, rivoluzionandolo e trasformandolo in un “festival diffuso”, come ha detto ieri in conferenza stampa il sindaco di Sanremo Alberto Biancheri. La musica unisce le famiglie, le persone, le anime. E ancor di più lo fa Sanremo, che ci inchioda letteralmente davanti alla televisione. Ma a questo punto una curiosità sorge spontanea: perché Sanremo comincia sempre nel mese di febbraio? Noi abbiamo la risposta. Scopriamola insieme.
A Sanremo in questi giorni c’è una bellissima mostra al centro storico, all’interno del Forte Santa Tecla, intitolata “Il Festival si mostra”, che ripercorre tutta la storia della rassegna canora dagli albori. In principio era la radio. “A tutti coloro che sono in ascolto, il nostro saluto e il nostro buonasera”. È con questo annuncio storico, nel 1924, che con la voce era di Ines Viviani Donarelli si inaugura da Roma la prima trasmissione radiofonica italiana. Una lunga storia iniziata 100 anni fa con l’URI (Unione Radiofonica Italiana) diventata nel 1928 EIAR (Ente Italiano per le Audizioni Radiofoniche), per poi prendere il nome, nel 1944, con la fine della Seconda guerra mondiale, di Rai (Radio Audizioni Italiane).
La mostra parte, dunque dalle origini della radiotelevisione italiana, per poi inoltrarsi nella storia del Festival di Sanremo. Ma perché Sanremo si svolge proprio nel mese di febbraio? Tutto ha inizio nel 1955 quando, sul Corriere della Sera viene pubblicato un annuncio del Comune di Sanremo volto a promuovere le proprie attività turistiche. Tra battaglie di fiori, gare di tiro al piccione, tornei di bridge, viene pubblicizzata anche una competizione canora organizzata dalla Rai. Il periodo dell’anno scelto per l’evento non è casuale. L’ide è infatti quella di proporre nuove canzoni da ballare nell’imminente festività del Carnevale. Ecco, dunque, svelato il mistero.
Era il 29 gennaio 1955, in collegamento radiofonico dalla Rete Rossa – l’attuale Rai Radio2 – il conduttore Nunzio Filogamo dà il benvenuto al pubblico con il suo consueto saluto: “Cari amici vicini e lontani, buonasera”, e annuncia dal salone delle feste del Casinò Municipale di Sanremo, la prima edizione della gara canora. Gli interpreti delle 20 canzoni finaliste sono solamente tre: Nilla Pizzi, Achille Togliani e il Duo Fasano. Il pubblico assiste alla competizione, cenando ai tavoli in stile cafè chantant e votando i brani preferiti in un’apposita urna. Il primo premio lo vince il brano “Grazie dei fiori” di Nilla Pizzi, che l’anno successivo è consacrata regina della canzone italiana.