Roma – Gli agenti della Polizia di Stato del Commissariato Porta Maggiore, a seguito di approfondite indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Roma, hanno proceduto all’esecuzione di un’ordinanza di applicazione della misura cautelare in carcere emessa, dal Giudice per le Indagini Preliminari, nei confronti di una 42enne gravemente indiziata dei reati di rapina aggravata, furto aggravato e indebito utilizzo e falsificazione di strumenti di pagamento diversi dai contanti.
Nello specifico, nella mattinata del 4 ottobre dello scorso anno, un’anziana donna mentre era intenta ad aprire la portiera della propria autovettura, nelle vicinanze della chiesa di San Leone in via Prenestina, era stata raggiunta improvvisamente da un’altra donna alle spalle la quale le aveva chiesto del denaro. Al rifiuto dell’anziana, la donna ha iniziato a colpirla con violenza e, dopo aver afferrato la borsa, ha asportato il portafoglio per poi dileguarsi.
Ancora, l’11 ottobre dello scorso anno, sempre nel medesimo luogo, l’indagata, utilizzando lo stesso “modus operandi”, restando a bordo della sua auto, si era avvicinata ad un uomo anziano chiedendogli se le desse dei fazzolettini; l’anziano per poterglieli dare si è avvicinato entrando parzialmente nell’abitacolo e, in quel frangente, la donna lo ha sfiorato rubandogli il portafoglio. L’uomo si è accorto del furto una volta tornato presso la propria abitazione.
L’attività di indagine ha permesso agli investigatori di accertare che la donna aveva effettuato una transazione presso una tabaccheria e, dopo aver contattato il denunciante, l’anziano derubato del portafoglio, e dopo aver visionato le immagini del sistema di videosorveglianza, hanno individuato e rintracciato la presunta autrice dei reati di rapina aggravata e furto aggravato.
Alla luce degli elementi indiziari raccolti la stessa Procura ha richiesto ed ottenuto dal Giudice per le Indagini Preliminari l’emissione della custodia cautelare in carcere per l’indagata.
Ad ogni modo l’indagata è da ritenere presunta innocente, in considerazione dell’attuale fase del procedimento ovvero quella delle indagini preliminari, fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile.