PIANA DEL CAVALIERE – Gli agricoltori ed allevatori della Piana del Cavaliere ringraziano tutti, istituzioni e la molteplicità dei tanti cittadini che si sono recati a portare la loro solidarietà presso l’area allestita a protesta simbolica nei pressi dell’uscita autostradale di Carsoli Oricola. Ma tantissime le manifestazioni di solidarietà da parte di chi era in transito o ha incontrato qualche trattore. Sul posto si sono recati i sindaci del territorio amministratori comunali, altri rappresentanti gruppi ed associazioni che hanno concretamente portato il sostegno delle comunità all’azione di rivendicazione.
Tutto si è svolto in maniera molto ordinata, la pioggia non ha scoraggiato nessuno: gli agricoltori della Piana del Cavaliere hanno allestito un maxi tendone dove tutti hanno trascorso la giornata di ieri pranzando insieme. Di tanto in tanto qualche trattore faceva il giro della rotonda e nel tardo pomeriggio hanno raggiunto anche il centro di Carsoli.
L’area è stata presidiata anche da Polizia e Carabinieri.
Questi i punti salienti che gli agricoltori vogliono evidenziare:
- Stabilire prezzi onesti al produttore, per permettere equi profitti e particolare attenzione alla rivalutazione dei prodotti locali.
- Controlli e contenimento della fauna selvatica più deciso, revisione della lege di difesa per il lupo con lo scopo di poter detenere gli allevamenti nelle zone montane ed evitare l’abbandono dei pascoli
- Urge reinserimento della figura del veterinario di condotta Asl per colmare difficoltà nella reperibilità professionale nel territorio
- Snellire leggi eccessivamente restrittive sul benessere animale, con particolare riferimento all’utilizzo di farmaci che devono poter consentire agli allevatori di curare i propri animal
- Riduzione del prezzo di acquisto del gasolio per uso agricolo
- Urge rivistazione dei disciplinari della comunità europea sui prodotti importati da paesi esteri il cui mercato presenta condizioni di concorrenza sleale in quanto non soggetti a norme di sicurezza applicate invece nei paesi UE
- NO ai prodotti sintetici e alle politiche green europee troppo restrittive