ACLI Terra Lazio e il Comitato provinciale di ACLI Terra Viterbo esprimono la propria contrarietà all’individuazione di ben 21 Comuni della provincia di Viterbo come aree idonee ad ospitare il sito nazionale per il conferimento di scorie nucleari e chiedono alle autorità di governo regionale e nazionale di fermare e rivedere questa decisione, presa senza una procedura di confronto e di consultazione con le istituzioni interessate.
La scelta è stata infatti effettuata dalla SOGIN non tenendo conto delle osservazioni presentate dai Comuni e dalla Provincia sulle caratteristiche ambientali, agricole, turistiche, archeologiche e sismiche.
“Si evidenzia altresì – afferma il Presidente di ACLI TERRA Lazio, Massimo De Simoni – che effettuare scelte senza stabilire dei criteri a monte e non confrontarsi con il territorio è un metodo sbagliato che creerà danni irreparabili al comprensorio viterbese ed alle pregiate colture presenti, a partire da quelle vitivinicole e olivicole”.
ACLI TERRA parteciperà quindi con il suo Presidente provinciale di Viterbo, Alberto Negroni, alla marcia – in partenza da Corchiano – contro il deposito nazionale di scorie nucleari, insieme ai rappresentanti istituzionali di Comuni e Provincia, con i componenti dei Comuni e della Presidenza provinciale di Viterbo, che si terrà domenica mattina 25 febbraio.