Nello specifico, il 12 settembre dello scorso anno, l’uomo aveva fatto una rapina presso un centro estetico, in zona Ponte di Nona, e sotto la minaccia di un coccio di bottiglia si era fatto consegnare l’incasso dell’attività per un ammontare di 700 euro. Dopo una settimana, con lo stesso modus operandi, l’uomo si era ripresentato presso lo stesso esercizio commerciale facendosi consegnare l’incasso, per un totale di circa 100 euro e la fede nuziale che la titolare aveva al dito.
Ancora, il 15 settembre del 2023, un uomo si era recato presso il commissariato per denunciare una rapina subita dal figlio minore la sera prima mentre era a bordo dell’autobus della linea 045, durante la quale era stato aggredito con alcuni pugni sul volto da un uomo che ha poi fatto perdere le proprie tracce.
Qualche giorno prima, l’11 settembre, il 29enne, mentre scendeva dall’autobus della linea 556, aveva rapinato una donna anziana di una catenina, mentre saliva sullo stesso mezzo.
Gli investigatori, grazie alle descrizioni fornite dalle vittime e, dopo aver visionato le immagini del sistema di videosorveglianza istallato a bordo dell’autobus, hanno individuato e rintracciato il presunto autore delle rapine.
Alla luce degli elementi indiziari raccolti la stessa Procura ha richiesto ed ottenuto dal Giudice per le Indagini Preliminari l’emissione della custodia cautelare in carcere per l’indagato.
Ad ogni modo l’indagato è da ritenere presunta innocente, in considerazione dell’attuale fase del procedimento ovvero quella delle indagini preliminari, fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile.