Per l’AS Roma erano presenti la CEO Lina Souloukou, il Chief Football Operating Officer Maurizio Lombardo e il calciatore Tammy Abraham. Con loro, David Dein, fondatore del Twinning Project ed ex vicepresidente dell’Arsenal e della Football Association e la CEO del Twinning Project Italy, Sasha Fugazzola. Ad accoglierli, i Direttori delle Divisioni Femminile e Maschile della Casa Circondariale di Rebibbia, Nadia Fontana e Maria Donata Iannantuono.
Il Twinning Project, che nasce nel Regno Unito e che la Roma inaugura per prima in Italia, prevede il gemellaggio tra squadre di calcio professionistiche ed istituti di pena per offrire opportunità concrete per preparare meglio i detenuti al rilascio, a trovare un impiego e ridurre il tasso di recidiva, che rappresenta un costo enorme per il Paese e le comunità locali.
L’accordo prevede che gli allenatori dell’AS Roma si rechino settimanalmente a Rebibbia per tenere un corso di base per i detenuti e le detenute che vogliano apprendere le nozioni per potersi formare come futuri coach. Le lezioni affronteranno vari temi tra cui: miglioramento della comunicazione e della riflessione, lavoro di squadra, pianificazione, leadership, risoluzione dei conflitti e miglioramento della salute fisica e mentale.
Dopo la firma dell’accordo, la delegazione del Club ha raggiunto il campo di calcio dell’istituto e fatto visita alla tensostruttura dove si svolge il corso per salutare i partecipanti alla loro prima giornata di attività.
“Siamo onorati di essere stati scelti come primo club in Italia per collaborare a questo progetto di grande rilevanza sociale”, ha dichiarato Lina Souloukou, CEO e General Manager dell’AS Roma. “Il Twinning Project è la dimostrazione di come il calcio possa avere un impatto sulla vita delle persone in qualsiasi condizione, anche in situazioni estremamente difficili come il regime di detenzione. La Famiglia Friedkin e l’AS Roma si impegnano ogni giorno per cercare di restituire alla propria community un beneficio commisurato alla passione e all’affetto che viene manifestato quotidianamente dal popolo romanista. Per questo, sapere che grazie a questo contributo sarà possibile offrire una nuova possibilità a chi ha sbagliato, ci rende orgogliosi e ci stimola a operare sempre di più come una vera e propria piattaforma sociale”.
Sasha Fugazzola, CEO di Twinning Project Italia, ha commentato: “Siamo entusiasti di collaborare con l’AS Roma come primo Club. Siamo rimasti estremamente colpiti dalla loro immediata comprensione e dall’impegno con l’aspetto comunitario e di responsabilità sociale del progetto. Il calcio può sprigionare una potente spinta positiva e il Twinning Project la userà per aiutare le persone a cambiare la loro vita una volta uscite di prigione. In Italia si sta già lavorando nelle comunità carcerarie per ridurre la recidiva e questa iniziativa si baserà su un programma di calcio strutturato e collaudato. Crediamo che il Twinning Project farà davvero la differenza per gli individui e le comunità di tutto il Paese”.