Castel di Tora – Con il Decreto di concessione dei finanziamenti relativi all’Avviso pubblico “Bando per la realizzazione di attività culturali in favore degli italo-discendenti nel mondo da attuare in
occasione del “2024 – Anno delle radici italiane” pubblicato il 21 dicembre 2023 dal Ministero degli affari esteri, il Comune di Castel di Tora risulta beneficiario di un contributo economico insieme ad altri 3 Comuni della Provincia di Rieti.
“Da sempre l’amministrazione comunale lavora per poter potenziare l’attrattività del territorio di Castel di Tora e della Valle del Turano.
ra le priorità della nostra Amministrazione – ha dichiarato il Sindaco Cesarina D’Alessandro – abbiamo ben presente la realizzazione di progetti culturali e turistici finalizzati alla conoscenza, tutela, valorizzazione e promozione del nostro territorio e patrimonio.
Da alcuni decenni, si è diffusa nel mondo una nuova forma di turismo, chiamato “turismo delle radici o di ritorno”, spesso considerato come un vero e proprio strumento finalizzato al rilancio di una destinazione turistica. Questa tipologia di turismo, parte integrante del turismo culturale, è anche chiamata turismo genealogico, in quanto si riferisce principalmente ai discendenti di emigrati che, ricostruendo il proprio albero genealogico, tornano a visitare e a vivere i luoghi dei loro antenati, al fine di conoscerne la storia e di scoprire nuove forme di cultura e tradizioni, legate all’artigianato e all’enogastronomia.
L’obiettivo primario del Festival sarà amplificare la voce dei singoli Comuni grazie all’aggregazione ma consentendo loro di risaltare le proprie tradizioni e identità. Il Comune di Castel di Tora in collaborazione con i Comuni di Alvito, Allumiere, Atina, Bagnoregio, Bolsena, Castiglione in Teverina, Pofi, San Donato Val di Comino, Settefrati, Vallepietra, si sono aggregati per promuovere il festival che nasce per una vera rete di Comuni delle Radici.
L’idea è quella di creare un unico evento itinerante con tappe personalizzate in ogni comune che ha sottoscritto il protocollo d’aggregazione. Il Festival si propone di rafforzare il legame tra le Comunità e coloro che sono emigrati, creando un unico tabellone di eventi con narrazione unica, attraverso un Piano di comunicazione integrata che sottolinea l’identità comune del Festival: un catalizzatore di connessioni per la preservazione e la promozione delle radici culturali, storiche e sociali delle Comunità coinvolte, anche attraverso un unico sito web ed una campagna di comunicazione sociale.
Le radici sono ricordi viventi e prendersene cura significa fare in modo che l’albero della vita possa prosperare. Esse sono il fondamento della nostra identità e cultura, fili invisibili che intrecciano le storie, le tradizioni e le esperienze tramandate di generazione in generazione. Con il Festival ci immergiamo nell’essenza di queste connessioni celebrando il patrimonio culturale che ci lega al passato, mentre plasmiamo il nostro presente e ispiriamo il futuro.
I concetti di base sono Esplorare le Tradizioni + Celebrare l’Identità + Ridurre le distanze, i divari + Promuovere l’occupazione giovanile.
Il festival delle radici è un progetto di comunicazione integrata al cui interno ogni Comune dell’aggregazione valorizzerà attraverso la propria tappa dedicata. “