Sindaci della Valle del Turano in difesa dell’acqua; Cesarina D’Alessandro: “protestare è un atto dovuto”
Valle del Turano – Un fronte compatto di sindaci del territorio laziale ha visto in prima linea tra gli altri anche Cesarina D’Alessandro, Maria Pia Mercuri, e Beniamino Pandolfi rispettivamente per i comuni di Castel di Tora, Collalto Sabino e Colle di Tora. Questa mattina i primi cittadini hanno fatto la voce grossa presso le Sorgenti del Peschiera, in località Vasche di Castel S.Angelo. E’ guerra aperta sul tema dell’acqua che si è scatenata dal ricorso al Tar inoltrato dal sindaco di Roma Virginia Raggi e Acea, contro l’attuazione della delibera regionale per il ristoro dello sfruttamento da parte della capitale delle sorgenti del Peschiera. Una protesta annunciata da tempo, e che sicuramente non passerà inosservata. La Raggi però non sembra voler arretrare, ed è rimasta indifferente all’azione di protesta. “Per anni, – ci spiega Cesarina D’Alessandro sindaco di Castel di Tora – per portare a casa i soldi dell’interferenza d’ambito, si sono battute varie strade: quella legale (con contenzioso aperto tra Ato3 e Acea-Ato2, con tanto di atto di citazione per danno erariale della Guardia di Finanza da oltre 70 milioni di euro) e quella politica. Protestare contro la decisione della sindaca Raggi di impugnare al Tar la delibera regionale che riconosce, dopo anni di contenziosi, un ‘indennizzo’ economico per lo sfruttamento delle acque delle sorgenti Peschiera-Le Capore da parte della capitale è senza dubbio per tutti i Sindaci della Provincia di Rieti un atto dovuto a tutela del proprio territorio. La concessione a favore di Acea risale agli anni ’30, l’ultima è scaduta il 31 dicembre del 2015 I territori che ospitano le sorgenti hanno diritto a un indennizzo, anche per garantire la qualità dell’acqua E’ora – conclude – di dire basta”