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Enogastronomia nel Lazio: riconosciuti dal Masaf altri nove prodotti di eccellenza

Il Masaf ha appena annunciato un aggiornamento dell’elenco nazionale dei prodotti agroalimentari tradizionali.
Per il Lazio entrano nell’elenco altre nove eccellenze culinarie della tradizione:
la Pizza Rentorta fiamignanese
il Serpentone di Capena
il Tortiglione di Jenne
l’Acqua cotta
le Fettuccine all’etrusca con funghi ferlenghi e salsiccia
il Mirandò o Mirandot di Tarquinia
i Pizzicotti alla liscianara
gli Stringozzi aspresi
le Sagne e fagioli di Arnara
Con i nuovi ingressi il Lazio sale a inseriti nell’elenco nazionale, collocandosi al secondo posto tra le regioni italiane per numero di PAT.

 

Per il Lazio dunque entrano nel paniere delle eccellenze altre nove produzioni, che contraddistinguono, oramai da tempo, l’agricoltura e la gastronomia di molti dei nostri territori.

Tra i nuovi pat riconosciuti, tre rientrano nella categoria: Paste fresche e prodotti della panetteria, della biscotteria, della pasticceria e della confetteria: la Pizza Rentorta fiamignanese del Reatino, il Serpentone di Capena (RM) e il Tortiglione di Jenne (RM).

I restanti sei, fanno tutti parte della categoria Prodotti della gastronomia. Tre provenienti dalla Tuscia Viterbese: l’Acqua cotta; le Fettuccine all’etrusca con funghi ferlenghi e salsiccia e il Mirandò o Mirandot di Tarquinia. Due da Reatino: i Pizzicotti alla liscianara e gli Stringozzi aspresi. Uno dalla Ciociaria: le Sagne e fagioli di Arnara.

LE DICHIARAZIONI
“I PAT – dichiara l’Assessore Regionale all’Agricoltura– costituiscono una ricchezza e una risorsa importante. Hanno la capacità di attrarre turismo e legare alle tradizioni gli abitanti di quei luoghi, per questo la Regione Lazio, attraverso Arsial, si occupa da oltre un ventennio, di accompagnare i soggetti pubblici o privati che propongono una candidatura, nel percorso che si conclude con il riconoscimento e di aggiornare la sezione dedicata al Lazio dell’elenco nazionale dei PAT”.

“L’importanza dei PAT non si limita alla sola eccellenza gastronomica – dichiara il Commissario Straordinario di Arsial Massimiliano Raffa – ma si estende alla capacità di intrecciare le storie, anche secolari, delle nostre comunità, con il loro tessuto contemporaneo. Sono “portatori sani” di identità, che contribuiscono in maniera tangibile e virtuosa alla crescita dei territori. Attraverso il loro riconoscimento e valorizzazione, da oltre 20 anni Arsial contribuisce a preservare le radici, ma anche il patrimonio culturale delle realtà locali, offrendo allo stesse tempo importanti prospettive di sviluppo per le aziende della filiera”.

I PAT NEL LAZIO
Con i nuovi ingressi il Lazio sale a 472 prodotti inseriti nell’elenco nazionale, collocandosi al secondo posto tra le regioni italiane per numero di PAT. Divisi per categoria, rientrano tra i PAT del Lazio: 108 prodotti vegetali195 tra paste, dolci e prodotti da forno; 64 carni fresche48 formaggi10 preparazioni di pesce18 prodotti della gastronomia9 oli7 prodotti di origine animale (miele e ricotte), 9 tra distillati e bevande analcoliche e 4 condimenti

Secondo l’attuale normativa, per essere riconosciuto PAT, un prodotto deve necessariamente essere caratterizzato, da “metodi di lavorazione, conservazione e stagionatura consolidati nel tempo, omogenei per tutto il territorio interessato, secondo regole tradizionali” per un periodo non inferiore ai venticinque anni.