“Le Migranti”, nelle Corsie Sistine il talk tra conoscenza e arte su migrazione e sistema di accoglienza
ROMA – Si è tenuto pochi giorni fa presso le Corsie Sistine del Complesso Monumentale di Santo Spirito in Sassia il talk “Le migranti”, un momento di discussione e riflessione sul tema della migrazione che ha visto a confronto operatori sanitari e amministratori del Servizio Sanitario Regionale.
Hanno preso parte all’incontro Massimiliano Maselli, Assessore all’Inclusione Sociale e Servizi alla Persone della Regione Lazio, Andrea Urbani, Direttore della Direzione Salute e Integrazione Sociosanitaria della Regione Lazio, Giuseppe Quintavalle, Commissario Straordinario della ASL Roma 1, Giancarlo Santone, Direttore del Centro Sa.Mi.Fo. (Salute Migranti Forzati) e Giulia Civitelli, Direttrice Sanitaria del Poliambulatorio della Caritas Diocesana di Roma.
A moderare l’incontro il giornalista, storico dell’arte e Direttore della Galleria Nazionale dell’Umbria Costantino D’Orazio che ha aperto ricordando la storia delle Corsie Sistine luogo di incontro tra arte e salute per oltre otto secoli e che oggi ospita i 99 dipinti inediti del Maestro Pizzi Cannella che illustrano un percorso metaforico, tra migrazione, esperienze, sfide e speranze di coloro che intraprendono il coraggioso viaggio verso nuove terre lontane.
Il talk è iniziato con un corto sulla recente sfilata “Refugees live fashion” organizzata dal Centro Sa.Mi.Fo. Giancarlo Santone, Direttore del Centro, ha commentato che “l’avviamento al lavoro è una necessità, noi assistiamo i bisogni di salute e organizziamo in collaborazione con altri soggetti, corsi di formazione e laboratori come questo di Alta moda sartoriale e gioielli. La bellezza, la creatività, la fantasia aiutano a curare le persone e restituiscono loro una dignità e nuovi legami. Solo nel 2023 abbiamo preso in carico oltre 2000 migranti provenienti da 94 Paesi. Dobbiamo assistere i loro traumi ed evitare il trauma vicario nei nostri operatori. Il nostro impegno all’accoglienza è costante, nella nostra ASL sono 30 le lingue e 10000 le ore dedicate alla mediazione culturale”.
Accogliere è già curare – ha sottolineato Giulia Civitelli, Direttrice Sanitaria del Poliambulatorio della Caritas Diocesana di Roma – questo è il motto che abbiamo nella grande sala d’accoglienza del Poliambulatorio, dove con tanti volontari ci impegniamo nell’intercettare il bisogno e garantire assistenza, in collaborazione con il servizio pubblico, perché non si dia per carità quello che deve essere dato per giustizia, come diceva Don Luigi Di Liegro. Nell’accoglienza del Poliambulatorio campeggia un quadro con una donna in atteggiamento da parto. L’immagine non solo rappresenta la nostra attenzione alle donne ma simboleggia la nascita di una nuova umanità, che nasce dall’incontro tra tante diversità. Abbiamo tutti un viaggio da compiere, per diventare tutti parte dell’unica grande famiglia umana.
L’Assessore all’Inclusione Sociale e Servizi alla Persone della Regione Lazio, Massimiliano Maselli portando i saluti del Presidente Rocca, ha ricordato che “bisogna insistere sulla capacità di accoglienza e inclusione. La Regione Lazio è consapevole che tutto ciò passa per una inclusione lavorativa ed è per questo che organizza corsi di formazione – anche linguistica – e partecipa a importanti progetti tra cui quelli dei Fondo Asilo Migrazione e Integrazione che stiamo portando avanti con impegno”.
Giuseppe Quintavalle, Commissario Straordinario della ASL Roma 1 “La migrazione è una realtà storica e non una emergenza. Questa azienda ha una vocazione all’accoglienza e all’ascolto. Prendersi cura delle persone include non solo aspetti strettamente sanitari ma anche di supporto sociale. Per Giubileo assieme alla rete del Sistema Sanitario Regionale stiamo prevedendo dei percorsi che possano risolvere anche i problemi più semplici, oltre che le emergenze/urgenze, legati al grande afflusso di pellegrini previsto sul territorio romano. Le 99 tele del Maestro Pizzi Cannella ci invitano ancora una volta a riflettere sulle persone e le storie di vita, che li hanno condotti a noi, passando per guerre, violenza e separazione dai propri cari”.
Il luogo dove ci troviamo è particolarmente evocativo, perché ha segnato una scelta, una scommessa di civiltà e un salto di paradigma. Si è occupato dell’assistenza agli emarginati del nostro Paese a partire dalla Schola Saxonum, passando per l’istituzione dell’Ordine degli Ospitalieri, guidati da Guy de Montpellier fino ai giorni nostri dove ancora siamo qui a parlare di emarginazione, immaginando le storie nascoste dietro le 99 tele di Pizzi Cannella. Il nostro è sistema di welfare che diamo spesso per scontato ma che fino a qualche decina di anni fa non esisteva. Oggi abbiamo una presa in carico molto articolata, con cure gratuite per tutti, dove anche i cittadini stranieri hanno una accoglienza sanitaria a carico del bilancio dello Stato e questo rappresenta una bella pagina di solidarietà. Così, Andrea Urbani, Direttore della Direzione Salute e Integrazione Sociosanitaria della Regione Lazio, in chiusura del dibattito.
L’evento è stato organizzato dalla ASL Roma 1 nell’ambito della mostra personale del Maestro Piero Pizzi Cannella, in programma dall’11 al 27 aprile presso le Corsie Sistine e organizzata da BAM Eventi d’Arte in collaborazione con Archivio Pizzi Cannella. La mostra è ad accesso libero dal martedì alla domenica con orario 10-18.