Si è svolta a L’Aquila la conferenza per l’apertura del dibattito pubblico sul nuovo lotto del progetto di velocizzazione della linea ferroviaria Roma-Pescara. All’evento, tenutosi nel pomeriggio di ieri a Palazzo Centi, erano presenti il sindaco di Chieti Diego Ferrara e il consigliere delegato al tema della Ferrovia, nonché della Commissione straordinaria dedicata, Vincenzo Ginefra.
“Abbiamo avuto modo di ascoltare da RFI i dettagli della nuova fase che si apre sull’opera, ma come Comune e in rappresentanza del nostro territorio non possiamo, anche in questa occasione, che ribadire l’esigenza di un nuovo confronto sull’opera e maggiori garanzie per la parte di cittadinanza direttamente coinvolta – riferiscono il sindaco Diego Ferrara e il consigliere Vincenzo Ginefra – . Servono garanzie, perché il progetto senza nascere senza le ipoteche attuali, perché nessuno, lo ribadiamo anche in questa circostanza, rema contro, ma tutti vogliamo che l’opera sia volano di sviluppo e opportunità, non foriera di disagi e veri e propri drammi a causa delle abitazioni e attività economiche che si trovano sull’attuale tracciato. Saremo presenti, com’è accaduto con l’altro lotto, a tutti i passaggi pubblici sul progetto. Non possiamo che portare la voce di questa parte di città nei luoghi dove si decide, lo abbiamo fatto anche insieme agli altri Comuni con la speranza che la variante proposta venisse presa in considerazione, purtroppo così non è stato, per questo adesso chiediamo alla Regione un ruolo attivo su questo fronte. Marsilio è il presidente di tutti noi, quindi deve agevolare un confronto costruttivo e proficuo sull’opera, considerando i territori non ostativi, bensì disponibili a migliorare il progetto e a trovare alternative alle attuali criticità. Come Comune saremo accanto alla cittadinanza anche quando si arriverà alla fase degli espropri, perché chi sarà costretto a rinunciare, abbia le migliori condizioni possibili. Una fase che auspichiamo non si avvii prima di assicurare la completa copertura del progetto che ad oggi non ci risulta, perché i cittadini non perdano proprietà inutilmente e perché l’Abruzzo abbia un’infrastruttura funzionante e non un cantiere lasciato a metà”.