Approvata la delibera che stabilisce le linee guida e gli indirizzi agli Uffici per la realizzazione di bandi pubblici per l’assegnazione delle concessioni balneari, nel rispetto delle direttive europee, delle norme nazionali, delle più recenti sentenze in merito e degli indirizzi e delle prescrizioni dei documenti di programmazione e pianificazione territoriale.
Un passo necessario per la complessiva operazione di riqualificazione e rigenerazione del Litorale romano che, appena sarà definitivo il PUA, restituirà a tutti un accesso al mare più semplice e giusto, con servizi a valore aggiunto e nella piena salvaguardia del patrimonio naturale.
Roma Capitale, dopo aver riportato in Campidoglio le deleghe per il litorale, prima attribuite al Municipio X, ha assicurato alle spiagge libere i servizi necessari per l’apertura: livellatura, vagliatura meccanica e pulizia, l’assistenza ai bagnanti e il personale addetto al salvamento, per cui l’Amministrazione ha chiesto maggiori tutele sul piano contrattuale e delle condizioni di lavoro e l’installazione di servizi igienici pubblici.
A partire da quest’anno saranno inoltre debitamente segnalati e numerati, con una cartellonista uniforme, i varchi che garantiscono l’accesso libero e gratuito alla battigia e al mare. Infine, sono stati pubblicati i bandi per il tratto di Capocotta e recepito un Project Financing per il litorale di Castel Porziano.
Già nelle prossime settimane, per l’avvio delle gare, inizierà il lavoro della task force con componenti del Dipartimento Valorizzazione del Patrimonio, Urbanistica, Risorse per Roma, Municipio X e Capitaneria di Porto, per effettuare sopralluoghi e rilievi topografici e la ricognizione tecnico-amministrativa delle attuali situazioni. Obiettivo: eseguire l’aggiornamento delle consistenze e verificare la legittimità delle strutture presenti, dal punto di vista demaniale, edilizio, urbanistico, catastale e paesaggistico.
I principali criteri dei bandi
• professionalità, esperienza e adeguatezza dell’operatore, senza precludere l’accesso di nuovi operatori;
• tutela dei diritti dei lavoratori;
• progettazione ambientale sostenibile mediante l’utilizzo di materiali ecosostenibili per la realizzazione delle strutture;
• maggiore visibilità del mare, anche mediante accorpamento/affiancamento di volumi, impedendo il confinamento delle aree in concessione con elementi in muratura e/o altri elementi che possano costituire una continuativa barriera visiva e che inibiscano il libero accesso alla battigia, al fine di eliminare l’attuale effetto prodotto dal cd. “Lungomuro”;
• minore impatto ambientale e consumo di risorse;
• qualità dell’offerta dei servizi anche per migliorare l’accessibilità e la fruibilità da parte dei soggetti con disabilità;
• valutazione degli investimenti finalizzati alla migliore qualità dei servizi di interesse pubblico.