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Roma, inaugurata presso la Galleria d’Arte Ponti la mostra “Lacrime di Guerra” in onore del pittore Giovanni Costantini, con presentazione del catalogo edito da LuoghInteriori

A Roma il panorama artistico si impreziosisce con l’apertura della mostra Lacrime di guerra, dedicata al pittore romano Giovanni Costantini e inaugurata lo scorso giovedì 9 maggio presso la prestigiosa Galleria d’Arte Ponti, in via di Monserrato. L’evento, in corso fino all’8 giugno, offre al pubblico un’opportunità unica per esplorare l’opera di un artista il cui contributo mantiene emorme rilevanza e attualità.

Le 18 opere esposte, messe a disposizione grazie all’impulso del gallerista Alessio Ponti, fanno parte di un ciclo pittorico dipinto dall’artista tra il 1915 e il 1921, dedicato al primo conflitto mondiale e intitolato “Lacrime di guerra”. Questo ciclo racconta le sofferenze umane e gli orrori del conflitto, focalizzandosi sugli aspetti psicologici dei personaggi, ritratti con uno sguardo sofferente e malinconico. Le opere di Costantini si collocano nel contesto del naturalismo e del verismo del periodo, integrando elementi del simbolismo, del divisionismo e del futurismo. La riemersione del ciclo pittorico “Lacrime di guerra” offre oggi al pubblico un’opportunità unica, dopo quasi un secolo dalla sua creazione, non solo per l’importanza artistica delle opere di Costantini ma anche per il loro forte messaggio di condanna verso ogni forma di guerra, un tema che conserva una rilevanza purtroppo inalterata.

Durante la serata inaugurale è stato presentato Lacrime di guerra il catalogo ufficiale della mostra, un’opera di notevole importanza edita dalla casa editrice LuoghInteriori, in collaborazione con la rinomata rivista CoRes specializzata in conservazione e restauro e rappresentata da Orlando Bertucci.

Con orgoglio, il presidente della casa editrice Antonio Vella ha evidenziato l’importanza di questo catalogo nell’ambito della promozione dell’arte e della denuncia di ogni conflitto bellico. Curato con maestria e competenza da Maurizio Berri, il testo rappresenta un contributo inestimabile sull’opera di Costantini ed è impreziosito dalla prefazione del Consigliere del Ministro della Cultura, Claudio Mattia Serafin, la cui partecipazione ha conferito ulteriore prestigio alla serata.

L’evento è stato pervaso da un’atmosfera densa di coinvolgimento, con una folla di estimatori e illustri ospiti che hanno omaggiato l’arte di Giovanni Costantini con calore e entusiasmo. Tra loro, personalità di spicco come il giornalista Osvaldo Bevilacqua, l’ex Ministro della Cultura Dario Franceschini e il direttore della collana “Quaderni del Grand Tour” Renato Mammucari, uno dei maggiori esperti del gruppo dei XXV della Campagna Romana, hanno dato un contributo prezioso, rendendo ancora più significativa la celebrazione dell’opera di Costantini nel panorama artistico e culturale.