Il Cammino dei Briganti diventa inclusivo, partiti un gruppo di non ed ipovedenti arrivati da tutta Italia ed Europa
SANTE MARIE – Torna il “Cammino dei Briganti inclusivo”. L’iniziativa, organizzata dalla Compagnia dei Cammini in collaborazione con NoisyVision, ha richiamato un nutrito gruppo proveniente da tutta Italia, una non vedente ungherese e una polacca. Dopo l’esperienza positiva del 2022 è stata nuovamente organizzata l’iniziativa che permetterà a persone ipovedenti, cieche, ipoudenti, di camminare insieme a persone senza difficoltà sensoriali per condividere insieme le risorse che ognuno ha da offrire.
Il gruppo di dieci persone, guidato da Luca Gianotti, ideatore del Cammino dei Briganti il percorso di 100 chilometri tra Abruzzo e Lazio sulle tracce dei briganti, è partito sabato mattina da a Sante Marie (Aq), punto di partenza del Cammino e rientrerà sabato 25 maggio. Da Sante Marie è stata raggiunta la frazione di Santo Stefano. Si è poi attraversato il confine tra la Marsica occidentale e il Cicolano. Da Nesce si arriverà al suggestivo borgo di Cartore, un tempo base dell’omonima banda di briganti, con un’escursione al Lago della Duchessa (1.788 m), incastonato in una delle più belle cornici dell’Appennino centrale, all’interno della Riserva omonima. Si continuerà il cammino attraversando nuovamente il confine tra il Cicolano e la Marsica per giungere a Rosciolo, frazione di Magliano de’ Marsi, a Scurcola Marsicana e poi per chiudere il cerchio a Sante Marie.
I partecipanti stanno avendo la possibilità di apprezzare l’autenticità dell’accoglienza dei borghi d’Abruzzo e Lazio, apprezzare la natura che caratterizza il Cammino e lasciarsi emozionare da un’esperienza unica.
“La diversità sarà un ulteriore stimolo, un arricchimento che aggiunge bellezza all’esperienza”, ha commentato Gianotti, “invita a guardare con uno sguardo nuovo, ad affinare tutti i sensi, a descrivere dettagli e paesaggi a chi non li vede o li vede male. Forte delle esperienze precedenti, su numerosi sentieri, NoisyVision promuove la consapevolezza che camminare insieme, in alcuni momenti inevitabilmente vicini, vuol dire essere sintonizzati sulla musica collettiva dei passi”.