Roma – Per oggi Martedì 21 maggio è stato proclamato uno sciopero del settore taxi dalle 8 alle 22. Il servizio sarà garantito per alcune categorie come anziani, persone con disabilità e malati.
Si è svolto a piazza San Silvestro un sit-in dalle 11 e andrà avanti fino alle ore alle 17. Nella zona di protesta previsti sgomberi dei parcheggi e disagi per la circolazione.
Fondamentale la partecipazione di tutta la categoria a difesa del proprio lavoro, per contrastare l’uso illegittimo delle autorizzazioni da noleggio e salvaguardare la propria autonomia e indipendenza dalla schiavitù degli algoritmi e delle multinazionali”, spiegano Fast-Confsal taxi, Satam, Tam, Usb-taxi, Unica-Filt Cgil, Claai, Uritaxi, Uti, Unimpresa, Orsa-taxi, Ugl-taxi, Federtaxi-Cisal, Sitan Atn, Unione Artigiani.
Sarà dunque un’impresa molto difficile trovare un taxi dalle 8 alle 22, in tutta Italia. I sindacati hanno confermato lo sciopero che culminerà con la manifestazione di Roma. Un’astensione dal lavoro, l’ultima risale al luglio 2022, che ha messo d’accordo quasi tutti i sindacati e le sigle. I tassisti chiedono al governo regole certe per il settore e cercheranno di spiegare le loro ragioni ai cittadini, distribuendo volantini.
Uno sciopero indetto per chiedere al governo di scrivere gli attesi decreti attuativi della legge quadro, spiega il Comitato direttivo nazionale Unica Taxi Filt Cgil. “Chi sale su un taxi – sottolinea il coordinatore nazionale Nicola Di Giacobbe – sa che il corrispettivo della corsa è fissato da un tassametro, che applica tariffe fissate dalle autorità competenti e non da un algoritmo” e “non vogliamo consegnare gli utenti a un finto mercato dominato da pochi attori multinazionali, con prezzi al posto di tariffe”. Per Di Giacobbe, per migliorare la disponibilità di taxi basterebbe applicare le leggi esistenti che “consentono da sempre alle amministrazioni l’emissione di nuove licenze”.