ROMA – Due metri di distanza minima tra due apparecchi e una pausa di cinque minuti ogni 30 passati a giocare. Sono queste le regole previste da una circolare della Regione Lazio, che il Tar ha giudicato legittime respingendo i ricorsi degli operatori. La circolare dispone l’applicazione delle prescrizioni introdotte nella legge regionale sul gioco del 2013, poi aggiornata nel 2022.
LA DECISIONE – Nelle sentenze del tribunale regionale si legge come “le prescrizioni della legge regionale sebbene incidano direttamente sui meccanismi di gioco, non dispongono esplicitamente regole tecniche riferite agli apparecchi”. Inoltre, la giurisprudenza costituzionale e quella amministrativa hanno “ritenuto in più occasioni legittimi i provvedimenti regionali in materia che abbiano modificato o introdotto disposizioni maggiormente restrittive rispetto alla normativa statale laddove volte a tutelare interessi particolari e sensibili, quale il diritto alla salute”. Secondo i giudici deve quindi ritenersi “legittima” la normativa regionale “nella parte in cui detta disposizioni volte a regolare il gioco attraverso previsioni atte a tutelare il diritto alla salute dei consumatori”.