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Anziana salvata dalle acque ad Avezzano, gli agenti eroi: “nostro dovere”

Avezzano. I due agenti di polizia locale che ieri hanno salvato una donna di 80 anni che rischiava di annegare nel sottopasso di via Pagani, hanno reso orgogliosa la città di Avezzano. Ilio Ruscitti e Francesco Bonanni, non hanno esitato a tuffarsi nelle acque melmose che avevano invaso il sottopasso. Ruscitti ha ripercorso con Marsicalive quei momenti concitati.

Innanzitutto complimenti, può raccontare come si sono svolti i fatti? 

“Parlo anche a nome del mio collega. Grazie mille, ma è il nostro dovere. Io e Bonanni eravamo usciti per perlustrare la città perché sappiamo che con quelle condizioni meteo può accadere qualcosa di brutto. Avvicinandoci al sottopasso di via Pagani abbiamo visto gente che sostava ma la situazione sembrava tranquilla”, spiega Ruscitti, “ma man mano che ci avvicinavamo all’acqua abbiamo capito che stava accadendo qualcosa. Abbiamo sentito dei colpi, come se qualcuno stesse bussando sulle lamiere”, continua Ruscitti. “Appena ci siamo accorti che una signora anziana era in pericolo, ci siamo tuffati”.

 

Avete avuto esitazioni nel gettarvi nell’acqua fangosa?

“In quei momenti prevale l’istinto, tanto più che eravamo in divisa, è un nostro dovere, ma l’avrei fatto comunque anche se non fossi stato in servizio, stessa cosa vale per Francesco Bonanni”.

 

Come ci si sente a essere chiamati eroi?

“Una bella soddisfazione per noi personalmente e per il corpo della polizia locale, ma non ci sentiamo eroi, l’avremmo fatto per chiunque. In quel momento poteva esserci un bambino, un anziano, altre persone in macchina, chiunque. Bisognava agire subito per salvare la signora e altri eventuali passeggeri”.

 

E’ stato difficoltoso portare in salvo la signora?

“L’acqua ha una potenza grandissima, lo sportello era quasi totalmente sommerso. Ho dovuto piegarlo per riuscire ad aprirlo”.

 

La signora e i suoi parenti vi hanno ringraziato immagino, li avete sentiti?

“Ci hanno chiamato il marito e il figlio, non smettevano di dirci grazie. Tante persone ci stanno inondando di messaggi di ringraziamento”.

Intervista di Alessandra Ciciotti