VALLEPIETRA – Chiuso il santuario a causa di un distacco masso che ha colpito un pellegrino di Olevano Romano, dopo il sospiro di sollievo per la sua ripresa, ora c’è il dubbio sul futuro di Vallepietra. Subito la regione Lazio si è attivata per trovare soluzioni, prima tra tutte quella del reperimento fondi. Non è ancora noto infatti quanto potrà servire. Servono sopralluoghi, sondaggi, ricognizione dello stato dei luoghi, e la messa in sicurezza non è certo un gioco da ragazzi in questa area particolarmente complessa sotto il profilo geologico ambientale. La regione ha annunciato l’inizio lavori per luglio, ma si teme che ritardi, e poi la conclusione eventuale dei lavori possano portare ad un lungo periodo di magra per la realtà di Vallepietra e l’alta valle Aniene. Anche se la teca è stata esposta in Chiesa a Vallepietra, non si potrà certo mai spostare il Santuario, luogo sacro suggestivo ed intriso di fascino e fede cattolica. Per i devoti un punto di riferimento.
L’impegno della regione è stato immediato, ma potrebbe non bastare, per via di ciò che al momento progettualmente è imprevedibile. Forse in un caso del genere, piuttosto atipico, servirebbe un intervento a caratterizzazione speciale con l’impegno diretto ed immediato del governo, e anche della Chiesa Cattolica. Speriamo.