Roma – Pianificare, gestire e organizzare le situazioni di emergenza o di crisi è una delle priorità dell’ASL Roma 5 che, a partire da settembre, ha deciso di coinvolgere i propri dipendenti in una serie di corsi di formazione nei vari presidi ospedalieri del suo territorio, a partire dai PEIMAF (Piani di Emergenza Interna per il Massiccio Afflusso di Vittime). Un’occasione importante per il personale coinvolto che ha la possibilità non solo di approfondire il tema, ma anche di venire a contatto con i migliori professionisti del settore.
Dopo lo stop imposto a seguito della chiusura dell’Ospedale di Tivoli, nei primi incontri, svolti a Colleferro (28 maggio) e Labico (3, 4 e 5 giugno), si sta analizzando la gestione delle maxi emergenze, del PEIMAF e delle emergenze non convenzioni di natura NBCR (ovvero Nucleare, Biologica, Chimica e Radioattiva) alla presenza di personale qualificato dell’ASL, nonché di relatori esperti quali la dott.ssa Iacovino del Nucleo NBCR dei Vigili del Fuoco di Roma, del dottor Matteucci, Tenente Colonello dell’Arma dei Carabinieri di Roma, competente di archi chimiche e della Chemical Weapon Convention (il primo trattato sul disarmo delle armi chimiche approvato nel 1993), del professor Soave, direttore del Centro Antiveleni del Policlinico Gemelli di Roma. Insieme a loro, è intervenuto anche un team di istruttori esperti in maxi emergenze, coordinati dal Dottor Michelutti e dal Dottor Cipolotti, e il personale dell’Ares 118, esperto nelle attività di decontaminazione.
La conoscenza di tali temi è di importanza cruciale, come dimostrato dall’emergenza affrontata dall’Ospedale di Tivoli, a seguito dell’incendio che l’ha colpito a dicembre. E, in previsione del Giubileo 2025 e del numeroso afflusso di fedeli e turisti che giungeranno nella Capitale, è importante che il personale della ASL sia adeguatamente formato e in grado di affrontare situazioni di massima crisi. Inoltre, questi appuntamenti rafforzano la collaborazione e la sinergia tra tutte le UUOO che operano nell’ambito dell’Emergenza.
Anche la prefettura di Roma è impegnata attivamente su questo fronte: sta infatti riunendo tutti gli ospedali di Roma Metropolitana per aggiornare i protocolli PEIMAF, lavorando di concerto con tutte le ASL.