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Grande attesa a Roma per il SummerMela, dodicesima edizione!

Roma – La dodicesima edizione del SummerMela, il festival dedicato alla divulgazione delle culture e  tradizioni indiane, si aprirà il 21 giugno, in occasione della Giornata Internazionale dello Yoga, con un evento speciale, promosso dalla Fondazione FAD in collaborazione con l’Ambasciata dell’India in Italia, all’interno di una delle cornici scenografiche più iconiche di Roma, Castel Sant’Angelo. Alle ore 18:00 avrà infatti inizio, per un’ora e mezza, una sessione aperta di yoga guidata da Riccardo Serventi Longhi, rinomato insegnante della Federazione Italiana Yoga.
La serata offrirà un’occasione unica per praticare yoga in un’atmosfera suggestiva e storica, promuovendo il benessere e l’armonia attraverso la condivisione di questa antica disciplina.
Riccardo Serventi Longhi guiderà i partecipanti attraverso il “common yoga protocol”, le linee guida della pratica diffuse da Nuova Delhi. La sessione sarà un momento di unione e risonanza, in cui lo yoga diventerà un ponte tra culture e persone, celebrando la pace e la consapevolezza.
L’evento sarà impreziosito dalla partecipazione di rappresentanti di diverse associazioni di yoga, che contribuiranno a creare un mosaico di stili e approcci, dimostrando la ricchezza e la diversità di questa pratica millenaria. Ogni partecipante potrà partecipare liberamente alla sessione portando da casa il proprio tappetino.
La Giornata Internazionale dello Yoga, istituita dall’ONU nel 2014, viene celebrata il 21 giugno, giorno del solstizio d’estate, in oltre 170 paesi del mondo. Questo evento a Castel Sant’Angelo rappresenta un momento culminante delle celebrazioni in Italia, unendo cultura, spiritualità e benessere in un’unica, indimenticabile serata.

Dopo lo Yoga, SummerMela si insersce in un’altra Festa Internazionale, quella della musica, proponendo alle ore 20:00 sullo stesso palco di Castel Sant’Angelo un concerto di musica classica Dhrupad, il genere più antico della musica colta dell’India del Nord, oggi considerato il fondamento della musica vocale e strumentale indostana. Il Dhrupad affonda le proprie origini nei canti vedici del Sama Veda e condivide un profondo legame con la tradizione del nada yoga (yoga del suono). Si è evoluto nel corso dei secoli come genere musicale, assorbendo all’interno del proprio repertorio i canti devozionali dei templi e le composizioni sviluppate negli ambienti di corte durante il periodo di dominazione Moghul.

 

Il recital, che vede protagonisti Sumeet Anand Pandey alla voce, Parminder Singh – al Pakhawaj e Ritika Pandey al Tanpura, si apre con la classica esposizione del raag (struttura melodica), dove le note musicali sono pronunciate attraverso vocali tratte dal mantra  “Hari Om Anant Narayan”. Le composizioni, principalmente in lingua sanscrita e Braj bhasha, sono cantate verso la fine del concerto con l’accompagnamento del taal (ciclo ritmico),  che viene scandito dalle percussioni Pakhawaj. Le composizioni sono prevalentemente devozionali, spirituali e meditative; molti dei testi riguardano i valori umani, la filosofia di vita, la natura e lo yoga. Il recital culmina con l’Upaj (improvvisazione), in cui gli artisti si impegnano in conversazioni musicali spontanee allontanandosi dalla struttura fissa della composizione, improvvisando melodicamente e ritmicamente.

 

Sumeet Anand Pandey (voce) Sumeet è uno dei più promettenti cantanti di dhrupad dell’India, e fa parte del lignaggio di Darbhanga, una tradizione musicale antica di quasi 350 anni e proveniente dal Bihar settentrionale. Ha ricevuto una formazione iniziale di 10 anni dai nonni Shri Birendra Mohan Pandey e Padmashri Pandit Siyaram Tiwari e successivamente si è perfezionato con  Pandit Abhay Narayan Mallick (discepolo di Padmashri Pandit Ram Chatur Mallick) secondo la tradizione Guru-Shishya per altri 14 anni. I suoi concerti sono trasmessi da All India Radio (AIR) di New Delhi ed è regolarmente invitato a esibirsi nei principali festival musicali in India. Artista autorizzato dal Consiglio Indiano per le Relazioni Culturali (ICCR), ha presentato concerti e recital di Dhrupad a Berlino, L’Aia, Londra, Praga, Budapest, Madrid, Parigi e Barcellona. Ha pubblicato il suo album di debutto intitolato Morning Meditation: Dhrupad of Darbhanga Tradition su Naxos World nel 2020.

 

Parminder Singh Bhamra (pakhawaj)  è un rinomato percussionista della tradizione Sikh, specializzato nello Amritsari Baaj, lo stile piu’ antico trasmesso sino ad oggi nel subcontinente indiano. Parminder discende da una famiglia che ha preservato le tecniche della costruzione degli strumenti impiegati nella tradizione Sikh. Sin al 2003 e’ allievo del noto maestro Bhai Baldeep Singh, il principale esponente e discendente del piu’ antico lignaggio di musicisti Sikh. Parminder ha anche studiato il pakhawaj con noti percussionisti quali Pandit Panna Lal Upadhyaya, Pandit Ravi Shankar Upadhyay, e Pandit Mohan Shyam Sharma. E’ diplomato in pakhawaj presso la National School of Dance and Drama di New Delhi (2013), dove nel 2013 si e’ classificato al primo posto come percussionista. Nel 2011 ha conseguito il titolo di Sangeet Ratan in pakhawaj e jori presso il dipartimento di Performing Arts dell’Anad Conservatory di Sultanpur Lodhi in Punjab. Dal 2012 al 2015, Parminder e’ stato Assistant Professor in pakhawaj / jori presso il Dipartmento di Percussioni dello Anad Conservatory (Sultanpur Lodhi, India) ed e’ visiting scholar presso la Hofstra University di New York. Nella sua carriera, ha avuto il privilegio di accompagnare noti musicisti quali: Pandit Asit Banerjee (rudra veena), Pandit Ritwik Sanyal (vocal), Ustad Labrez Khan e Ali Hafiz Khan del Talwandi gharana, e il suo insegnate Bhai Baldeep Singh, in numerose esibizioni in India, in Italia e negli Stati Uniti.