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Subiaco, gruppo autonomo per le consigliere Serafini e Trombetta

SUBIACO – Perde pezzi la maggioranza Petrini? Non proprio a livello ufficiale ma si registrano le dimissioni dal gruppo originario di coalizione maggioranza “Ora Subiaco”, relativo alle posizioni delle consigliere Selenia Serafini ed Emanuela Trombetta.
Quest’ultima, già assessore al comune di Subiaco venne revocata alla fine di luglio sic et simpliciter. Insieme le due amministratrici, si apprestano a costituire un nuovo gruppo autonomo misto, per ora sempre di maggioranza ed in seno al partito di Fratelli d’Italia. Nessuno strappo vero e proprio dunque, ma una differenziazione politica che ha il suo peso, e le motivazioni si colgono appieno nei loro comunicati di questa mattina:
“Di recente – spiega Selenia Serafini ho protocollato le remissioni delle deleghe conferitemi da consigliera comunale , ed ho deciso di lasciare il gruppo consiliare” Ora Subiaco “.
In politica ci sono entrata in punta di piedi e nonostante fossi “nuova ” ho subito interpretato il mio ruolo, con grande senso del dovere e mettendo al primo posto l’ascolto ed il dialogo con le persone , con le attività commerciali e l’impegno per il cimitero che ha un estremo ed urgente bisogno di piccoli e grandi interventi per renderlo dignitoso come merita !.
In questo non ho trovato lo slancio che mi aspettavo dal Sindaco, nella condivisione dei temi, delle scelte e delle priorità che quando avvenivano erano solo per pochi eletti!.
Il mio gruppo politico non è stato mai messo in condizioni di operare, di portare il proprio punto di vista , il proprio contributo. Le mie richieste, le mie proposte quasi sempre disattese.
Credevo in un lavoro di squadra che non c’è mai stato… e si vede. Una compagine , un gruppo politico che raccoglie sensibilità non può funzionare solo per allargare consensi elettorali arrivando a più realtà durante la campagna e poi diventare quasi inutile quando si tratta di amministrare.
Un gruppo eterogeneo che è andato bene alle elezioni, non si può ridure velocemente ad uno o pochissimi al comando…
Per questo ho deciso , con la mia collega ed amica Emanuela Trombetta di lasciare il gruppo consiliare ‘Ora Subiaco “, restando con un approccio critico , ma sempre costruttivo all’interno della maggioranza e all’interno del partito di Fratelli d’Italia.
Chiederò, da componente del gruppo misto con forza e determinazione, maggior coinvolgimento, dialogo,ascolto ed attenzione a quei temi che per tre anni ho dedicato il mio impegno .
Tornando al partito voglio dire che ho sempre riscontrato supporto, e la mia fiducia nei confronti dei vertici provinciali ,regionali e nazionali resta immutata.
Un ringraziamento particolare lo voglio fare ai 337 cittadini che mi hanno eletta e a tutte le persone che in questo periodo mi hanno manifestato la loro solidarietà e la vicinanza umana.”
“È passato più di un mese- spiega invece la consigliera Emanuela Trombetta –  da quando è terminata la mia esperienza da Assessore ai servizi sociali e disabilità. Sento quindi l’obbligo e il dovere, morale e politico, soprattutto nei confronti di quei 407 cittadine e cittadini che hanno riposto in me fiducia, esprimendomi con il loro voto il proprio sostegno, di fare qualche mia piccola considerazione
Il giorno 9 agosto, insieme alla mia collega e amica Consigliera Selenia Serafini abbiamo protocollato una lettera con la volontà di uscire dal gruppo di Ora Subiaco.
Quando nel 2021 ho accettato l’incarico di occuparmi di servizi sociali e disabilità credevo fortemente di poter lavorare e dedicare tutte le mie energie al servizio della comunità.
Purtroppo nell’ultima seduta del Consiglio Comunale, qualche minuto prima dell’inizio della stessa, ho appreso dal sindaco che mi era stato tolto l’assessorato e che non avrei più fatto parte della giunta comunale.
Se nell’aria c’era questo sentore credo che un confronto più articolato sarebbe stato necessario e opportuno, anche e soprattutto per rispetto personale.
Più volte in questi anni con il sindaco ci siamo trovati in disaccordo sull’impostazione e sulle priorità della nostra azione amministrativa e politica.
Ho sperato che la mia contrarietà potesse sollecitare l’apertura di una nuova fase, caratterizza da maggior dialogo, confronto sui temi, ascolto delle proposte. Invece no. Più passava il tempo e più la distanza aumentava. E così è cominciata a venir meno la fiducia nei confronti del sindaco e la sua fiducia nei miei confronti.
All’inizio, causa la mia inesperienza, mi sono affidata alle scelte del sindaco di ridisegnare tutta l’area sociale, un’area che oggi spazia dall’ufficio anagrafe fino ai servizi sport e turismo e dentro la quale ci sono anche i servizi sociali. Dopo poco tempo ho iniziato a capire che senza un’area sociale dedicata, con a capo un proprio responsabile, sarebbe stato impossibile, per me, lavorare e portare avanti un dignitoso indirizzo politico. Per questo ho chiesto più volte la definizione di un nuovo assetto. Le mie richieste sono sempre cadute nel nulla. Mai state prese in considerazione.
Anche con la gestione del distretto G4 che vede il comune capofila, la distanza con il sindaco si è rilevata profonda.
Infatti a un certo punto, il sindaco ha deciso che non me ne dovevo più interessare, perché non faceva più parte della mia delega. Stessa cosa è accaduta con l’asilo nido comunale, che dopo la bellezza di tre anni e duro impegno vengo a scoprire sempre dal Sindaco, che la delegata non sono io ma il vice sindaco Emanuele Rocchi.
Ci tengo a sottolineare che questa distanza non è mai stata riscontrata con il partito Fratelli D’Italia, a tutti i livelli, provinciale e nazionale. Ho ricevuto sempre pieno sostegno dal Partito, con cui ho condiviso ogni singola decisione, anche quella di rimettere tutte le deleghe che mi sono state conferite dal sindaco nell’ultima seduta di Consiglio Comunale e di uscire dal gruppo consiliare “Ora Subiaco”.Questo non vuol dire mollare ma mi impegnerò per dare più solidità alla maggioranza, offrendo anche punti di vista differenti e costruttivi.”.

 

La maggioranza originaria Petrini ha i numeri per andare avanti anche con il distinguo delle due che di fatto si rendono autonome nelle decisioni, pur non transitando nelle file dell’opposizione, le critiche però restano tutte. L’equilibrio, qualora il nuovo gruppo misto prendesse posizioni discordanti in consiglio, va avanti con mumeri risicati, per “uno”. La politica va avanti lo stesso ma ovviamente l’iniziativa delle due consigliere indebolisce la maggioranza ab origine.