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Prontosoccorso di Avezzano, l’odissea di una paziente

Avezzano. “Alla fine non credo che otterrò molto o che risolverò denunciato pubblicamente quanto stiamo vivendo ma sarebbe giusto dare voce ai pazienti abbandonati e trascurati che sono ‘parcheggiati’ al pronto soccorso di Avezzano”.

Inizia così la lettera della figlia di una paziente che è dovuta ricorrere alle cure dell’ospedale di Avezzano. La donna vuole rimanere nell’anonimato ma vorrebbe comunque portare all’attenzione della comunità quanto accade troppo spesso al pronto soccorso.

“In sei giorni ho dovuto portare mia madre al pronto soccorso, la prima volta con il 118, ben quattro volte perché dimessa per poi farmela riportare per delle visite, che poteva eseguire mentre era lì”, scrive la lettrice di Marsicalive, “ma ovviamente troppa fatica per loro, più semplice sballottare da una parte all’altra una persona debilitata, con malessere, episodi di assenza, mancamenti, giramenti di testa, oppressione al petto, acuti mal di testa. Mia madre è diabetica, ha il Parkinson e ha eseguito pochi mesi fa un bypass coronarico. Invece di indagare e capire dov’è il problema la rispediscono a casa e consigliano di fare accertamenti ambulatoriali”.
“Mentre scrivo queste righe”, aggiunge la donna, “mia madre, ancora in pronto soccorso, si stava cambiando da sola i panni, lamentando giramenti di testa e nuovo malessere, perché era nella sua urina da diverse ore! La vergogna non sapete cosa sia!  I medici hanno delle direttive ma sono loro per primi che dovrebbero ribellarsi, altrimenti si rendono complici”.
Non solo pronto soccorso però, perché un’altra lamentela, sempre nella serata di ieri, arriva dall’ospedale di Avezzano: “Sono in ospedale da sabato”, scrive un altro utente, mi hanno sballottolato da un reparto ad un altro. Prima in open space, poi appoggiato in cardio vascolare, ieri a medicina. Stasera mi hanno detto che siccome sto meglio mi devono riportare in open space. Hanno lasciato nella mia stanza un malato con i pappagalli esposti sulla sedia a lui di fianco. L’odore è talmente forte che mi viene da vomitare”.