CARSOLI – Sei le partite giocate finora nel campionato di prima categoria per il Carsoli. Durante gli incontri calcistici la squadra rallenta la palla rispetto al campionato precedente di seconda non riuscendo ancora a vincere una partita. Un pareggio e cinque sconfitte che però non devono scoraggiare nessuno. 9 i goal messi a segno e 27 quelli subiti, la maggior parte durante l’incontro con il Pizzoli con partita persa per 9 a 1. La partita di ieri si è disputata al Marcangeli di Carsoli arbitrata da Tassoni, e si è conclusa con rete di Fazzoli e con 4 goal della squadra avversaria il Villa Sant’Angelo.
Un monito vero, forse un esempio di vita sportiva e di senso di competizione e di comunità viene dai giovanissimi ultras del Carsoli che ieri allo stadio sono stati presenti con lo striscione “Ma quale serie A, tifa la squadra della tua città”! Tifosi giovanissimi che hanno dato un senso con determinazione lanciando un messaggio forte: quello in cui deve prevalere il tifo per la quadra della città prescidendo da ogni altra valutazione.
Siamo indubbiamente di fronte ad un momento in cui l’azione in campo è rallentata nonostante gli sforzi del Mister Mazzei e di tutti i giocatori che scendono in campo senza percepire alcun compenso. Anche questo va detto. Si perchè quando si alza il livello di categoria, ovviamente aumentano anche determinate esigenze per poter vincere, oltre a strategie, formazione e giocatori professionisti da integrare. Servono fondi per questo.
Il presidente dell’Asd Carsoli Nino Cardilli, ha espresso pieno sostegno al suo Mister, che affronta ogni domenica sfide importanti. “Siamo ovviamente consapevoli – spiega il presidente Cardilli – che la prima categoria sia difficile da giocare rispetto alle stagioni precedenti. I nostri giocatori ci hanno regalato grandi soddisfazioni nello scorso campionato, ora integrati con nuovi inserimenti e la squadra è forte e determinata. Eravamo consapevoli dall’inizio che questo campionato sarebbe stato difficile da affrontare, ma non per questo intendiamo demordere nè far calare il sipario in anticipo. Lo sport è competizione, è vittoria ed è anche momenti di rallentamento come quello che stiamo vivendo. Supereremo queste difficoltà con l’aiuto di tutti, uniti e forti più che mai nel comune denominatore dei nostri colori, del nostro campo, e della nostra squadra della quale siamo sempre orgogliosi. Inoltre siamo particolarmente orgogliosi di aver ripreso l’iniziativa della scuola calcio che riprende dopo tantissimi anni per tutte le categorie, con oltre 80 iscritti e che ci sta regalando grandi soddisfazioni”.
n.d.d.r.
Diciamo che questa esperienza in prima categoria non poteva andare liscia come l’olio, e questo si sapeva se ne era coscienti dal momento in cui la squadra è stata inserita in questo contesto. Quello che conta a volte, e come in questo caso non è tanto la sognata vittoria che ogni tifoso auspica durante ogni partita disputata, ma il senso di squadra e della comunità che la sostiene a prescindere. Soffermiamoci dunque sul messaggio che gli ultras, i nostri ultras, ragazzi giovanissimi che hanno lanciato ieri sulla rete del nostro stadio. Fa riflettere ed è un invito, in questo momento di palla rallentata per la squadra locale, di fare corpo, tifare, sostenere. Il gioco in campo, è noto non ha certezze, sono dinamiche, tralvolta caratterizzate oltre che da determinazione e preparazione anche da fortuità. E’ chiaro che la prima categoria si gioca su un campo duro, ne siamo coscienti ed orgogliosi e da queste partite bisogna trarre invece spunti positivi di rilancio e di determinazione. Forza Asd Carsoli.