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A Subiaco al via la duegiorni di “Voci di libertà in ricordo di Giacomo Matteotti”

La Città di Subiaco si prepara ad una due giorni di approfondimento della figura di Giacomo Matteotti, a 100
anni di distanza dal suo assassinio, previsti per venerdì 29 novembre e sabato 30 novembre 2024 presso il
Teatro cittadino. La manifestazione è frutto del lavoro portato avanti dall’Associazione Ricreativa Culturale
Obiettivo Sviluppo che ha organizzato mostre fotografiche e multimediali, spettacoli teatrali ed un dialogo alla
presenza del giornalista e saggista Paolo Mieli.
La Città di Subiaco ha un rapporto speciale con la storia: culla del monachesimo
occidentale, patria del primo libro stampato in Italia, custode dell’essenza di quello
spirito europeo a cui il nostro ordinamento democratico nazionale può e deve
continuare a guardare.
Proprio su questi presupposti l’Associazione Ricreativa Culturale Obiettivo Sviluppo
ha scelto di organizzare due giorni di approfondimento sulla figura di Giacomo
Matteotti, a 100 anni di distanza dal suo assassinio. Le giornate, previste per venerdì
29 novembre e sabato 30 novembre 2024 all’interno del Teatro Cinema Narzio, sono
state promosse dall’Associazione con il patrocinio del Comune di Subiaco e della
Regione Lazio.
Il 29 novembre verrà inaugurata una mostra fotografica e multimediale “100 scatti di
storia” che aiuterà a calarsi nel clima in cui questo assassinio si colloca; seguirà lo
spettacolo teatrale “diecigiugnoventiquattro”, a cura della Compagnia Teatrale “Le
colonne”, scritto e diretto da Giancarlo Loffarelli con Marina Eianti, Luigia Ricci,
Giancarlo Loffarelli, Emiliano Campoli e Marco Zaccarelli.
Sabato 30 novembre invece il Teatro cittadino ospiterà il dialogo tra il Sindaco della
Città di Subiaco, Domenico Petrini ed il saggista e giornalista Paolo Mieli.
A concludere la manifestazione lo spettacolo teatrale “Giacomo Lauro Matteotti”,
scritto da Ludovica Costantini, con gli attori Francesco Montanari e Marco Prosperini
anche membro del Consiglio di Amministrazione Teatro di Roma, per la regia di
Fausto Costantini.
Così, in una nota, il Direttivo dell’Associazione: “Matteotti incarna un prezioso
esempio di martire laico che ha scelto di sacrificare la sua stessa vita in cambio di un
anelito di democrazia e libertà. Auspichiamo che gli appuntamenti da noi proposti
rappresentino una preziosa occasione per riflettere sul ruolo che Matteotti ha avuto
nell’edificazione dell’ordinamento democratico della nostra Nazione”