Roma, quartiere Ponte di Nona – La tranquillità degli abitanti di questo quartiere nella zona est della Capitale è sempre più compromessa. Nelle ultime settimane si è registrato un aumento allarmante di furti d’auto e intrusioni nei box seminterrati, fenomeni che stanno mettendo a dura prova la pazienza e la sicurezza dei residenti.
Una piaga in crescita
Ponte di Nona, un’area che negli ultimi anni ha visto un’espansione urbana significativa, sta diventando un terreno fertile per i ladri. Le auto parcheggiate lungo le strade principali e nei garage condominiali sono i bersagli preferiti. “Ogni mattina c’è qualcuno che scopre di non avere più l’auto o di trovare il proprio box svaligiato,” racconta Marco, un residente del quartiere.
Le vittime lamentano non solo la perdita economica, ma anche un senso di vulnerabilità crescente. Molte persone segnalano che i ladri agiscono indisturbati durante le ore notturne e, in alcuni casi, persino in pieno giorno. Non si tratta solo di furti d’auto: attrezzature, biciclette e oggetti personali conservati nei box vengono sottratti con una facilità preoccupante.
I box seminterrati, il nuovo obiettivo
Particolarmente colpiti sono i garage condominiali, che spesso non dispongono di adeguati sistemi di sicurezza. I residenti riferiscono di serrature forzate e accessi ai piani seminterrati facilmente violabili. Questo ha spinto molti a investire in sistemi di sicurezza fai-da-te, come telecamere private e lucchetti rinforzati, ma per molti non è abbastanza.
“Sembra che i ladri abbiano studiato i nostri orari e conoscano bene la disposizione dei garage,” spiega Anna, un’altra residente. “Non possiamo più sentirci al sicuro nemmeno nei nostri spazi privati.”
La richiesta di maggiore sorveglianza
Di fronte a questa situazione, gli abitanti di Ponte di Nona chiedono a gran voce un intervento più deciso da parte delle autorità. L’appello è rivolto alle forze dell’ordine affinché aumentino i pattugliamenti, soprattutto nelle ore serali e notturne, quando i furti sono più frequenti. Alcuni comitati di quartiere hanno iniziato a organizzare riunioni per discutere di possibili soluzioni e per sensibilizzare le istituzioni.
“C’è bisogno di maggiore presenza sul territorio,” dichiara Giuseppe, rappresentante di un comitato locale. “Non vogliamo vivere nella paura costante di subire un furto. Ponte di Nona è un quartiere con un grande potenziale, ma deve essere messo nelle condizioni di crescere senza questa minaccia continua.”
Un problema che riflette il disagio delle periferie
Il caso di Ponte di Nona non è isolato, ma riflette una realtà più ampia che interessa molte periferie romane. La mancanza di illuminazione adeguata, la carenza di telecamere di sorveglianza e il senso di abbandono percepito dagli abitanti contribuiscono a rendere queste zone particolarmente vulnerabili.
Le autorità locali hanno assicurato che il tema della sicurezza è una priorità, ma i residenti attendono ancora risposte concrete. Nel frattempo, la paura e il senso di insicurezza continuano a crescere, alimentando un clima di tensione nel quartiere. La crescente ondata di furti a Ponte di Nona è un campanello d’allarme per la necessità di maggiori controlli e interventi strutturali. I residenti chiedono un impegno tangibile per riportare serenità e sicurezza nel quartiere, affinché le strade e i garage di Ponte di Nona tornino a essere spazi di vita tranquilla, e non di paura.