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Intervista all’autrice Sara Colombo: “non c’è ostacolo che non si possa superare se crediamo nell’anima”

“Istantanee dell’anima” è un viaggio alla scoperta di emozioni, sogni e speranze della bella Serena, una giovane innamorata della vita e dell’amore

“Istantanee dell’anima” (Youcanprint, 2024) di Sara Colombo è un romanzo travolgente, brillante e pieno di emozioni. Una lettura piacevole, che riesce a toccare le corde più sensibili del nostro cuore, facendoci volare in una romantica storia d’amore all’insegna degli ostacoli che arrivano al sospirato lieto fine, come in tutte le favole d’amore che si rispettino.

La protagonista è Serena, un’intraprendente giornalista appassionata del suo lavoro e assetata di emozioni. E poi c’è Alessandro, un tenebroso e affascinante fotoreporter che conquista il cuore della bella Serena. Tra i due nasce subito una forte intesa, che però sfuma come un fuoco di paglia a causa dell’orgoglio e della paura di lui di amare e lasciarsi andare.

Nonostante  la profonda delusione, Serena decide di andare avanti e puntare tutto sulla sua carriera. Finché un giorno arriva una proposta di lavoro che la lascerà senza parole: esaudire l’ultimo desiderio dell’anziana e ricca vedova Arnoldi, ovvero ripercorrere le tappe più significative della sua vita condivise con l’amato marito. Un viaggio nei luoghi del mondo e del cuore, in cui Serena avrebbe raccontato le emozioni provate tappa dopo tappa.

È così che il romance si mescola all’avventura, al mistero e al romanzo di formazione, dove il viaggio diventa la metafora di un percorso interiore alla scoperta di sé, delle proprie emozioni, dei propri sogni, delle proprie speranze: un cammino alla ricerca della propria anima.

 

1)La protagonista Serena compie un vero e proprio viaggio alla scoperta di sé stessa, e nel fare questo riscopre anche il coraggio e la determinazione nell’inseguire i propri sogni e l’amore della sua vita. “Istantanee dell’anima” è prima una storia romantica o un dialogo con la propria anima?

«Il mio romanzo narra della storia d’amore più grande e autentica che possa esistere, ossia quella verso noi stessi. Serena, durante la sua avventura attorno al mondo, comprende che solo dopo essersi ritrovata ed accettata può amarsi e prendersi cura veramente del suo essere donna, con tutte le sue ferite ma anche con le sue infinite potenzialità. È un inno all’amore che rinasce dalle ceneri di un’anima che matura e capisce qual è il segreto per amare ed essere amata».

 

2)Secondo te il tuo romanzo a quale genere letterario appartiene e a quali storie, libri, film ti sei ispirata per ideare la tua “favola”?

«Sembrerebbe ancora di più una “favola” se rispondessi che la storia che ho raccontato in “Istantanee dell’anima” è arrivata a me attraverso un sogno, ad un’ispirazione onirica? Il senso profondo di quello che sarebbe stato il mio primo libro, lo scheletro primordiale della trama era chiaro al mio risveglio tanto da dover appuntarmi sul primo foglio a mia disposizione tutto in modo da non cancellare nulla di ciò che avevo in mente. Poi, per forza di cose, la mia formazione umanistica e classica, incentrata sull’epica e sui grandi capolavori del passato, mi ha aiutato nel trattare il tema del ‘viaggio’ come crescita, a sviluppare il tema narrativo su più livelli. Il mio romanzo potrebbe rientrare nel genere romance per alcune caratteristiche, nel filone dei romanzi di formazione per altre. Potrebbe essere persino catalogato per la forte componente introspettiva in alcune sottocategorie del romanzo psicologico».

 

3)L’amore tra Serena e Alessandro appare subito travolgente, ma ben presto il fotografo compie quel fatale passo indietro a causa di un passato che ancora lo tormenta e per paura di amare. Grazie alla caparbietà prorompente di Serena le cose prenderanno un’altra direzione. Dinamiche, se vogliamo, molto comuni in cui ci si può facilmente rispecchiare, da una parte o dall’altra. Cos’è per te l’amore e quanto si riflette la tua visione  in “Istantanee dell’anima”?

«Sono convinta che scrivendo di storie altrui, di fantasia o basate sulla vita vera, si finisca per lasciare tra le righe qualcosa di sé. È una magia che si compie ogni volta che osserviamo e riproduciamo su carta la nostra interpretazione della vita, che è appunto nostra. L’amore per me è vita perché nessuna vita, anche la più cruda, esisterebbe senza un pizzico d’amore. E nemmeno potrebbe continuare ad esistere se non provasse amore. L’amore è nel sorridersi guardandosi allo specchio senza doversi inventare maschere, è nel modo in cui ti poni con una persona sconosciuta, è nel modo in cui comunichi con i cari, è nella voglia di condividere la gioia di essere qui ed oggi».

4)Oltre ai protagonisti ci sono anche una serie di personaggi secondari che hanno un ruolo importante all’interno della storia. Sono personaggi tridimensionali, sia nell’aspetto che nella personalità e viene voglia di conoscerli meglio, approfondirne i dettagli. Victor, Isaac, Leyla, Rodolfo, sono personaggi che riescono a lasciare il segno nella vita di Serena, e con ognuno di loro è in debito di una lezione appresa che la aiuterà a conoscere meglio sé stessa e a vedere la vita sotto un’altra luce. Quanto è importante cambiare prospettiva per riuscire a conoscersi meglio? Quale personaggio ti è stato più di ispirazione, in questo senso, nel corso della stesura del libro?

«Cambiare prospettiva è fondamentale. O meglio, lo è allontanarsi, distaccarsi da ciò che viviamo come zavorre per vedere e vedersi in modo diverso. A volte, però, siamo noi stessi a chiuderci questa strada, per paura di non corrispondere alle aspettative nostre o altrui o perché, inevitabilmente, saremmo chiamati a cambiare. È il nostro Io più intimo a chiedercelo, quando inizia a farsi strada un certo malessere o una insoddisfazione latente, e non ascoltarlo apre le porte all’infelicità. Siamo inoltre animali sociali, dotati di un’anima cioè che si specchia negli altri e così si mescola con le vibrazioni dell’intero universo. È straordinario pensare che grazie ad un incontro fortuito, la mia persona si può arricchire di una sfumatura in più e la stessa cosa succede a chi mi sta davanti. È questa la mia ispirazione: osservare. La signora anziana con il foulard perfettamente piegato sul capo, il bambino che si apre allo stupore di una nuova scoperta, il lavoratore esausto che però non esita ad aiutare con il sorriso un altro essere umano in difficoltà. Quanta umanità ci perdiamo immersi nella frenesia quotidiana? A quella umanità voglio dire grazie descrivendola tra le mie pagine. Personalmente, sono molto affezionata al personaggio di Isaac, segnato da una tragedia atroce che però ha avuto il coraggio di rimanere un uomo dal buon cuore. A lui e alle persone come lui darei un abbraccio immenso perché spesso si mettono in risalto le azioni di chi agisce per vendetta ma raramente emerge l’eroica forza dei sopravvissuti rimasti fedeli alla propria bontà».

5)I luoghi che Serena percorre sono molto lontani l’uno dall’altro: Messico, Kenya, Turchia, Filippine, Canarie. Ogni tappa è scandita da descrizioni dettagliate e sembra di trovarci, come in un film, trasportati in quei posti meravigliosi: come sei riuscita a narrare questi posti in modo così realistico? Sei stata in qualcuno di questi oppure ti sei documentata?

«Non sono stata personalmente in nessuno di questi posti, purtroppo, ma spero di rimediare in un futuro non tanto distante perché mi sono ripromessa di seguire le orme di Serena e, perché no, condividere ciò che io stessa ho imparato andando in quei luoghi. Alcuni lettori, dopo aver terminato il libro, hanno espresso il desiderio di fare un viaggio ad Istanbul oppure un safari nella natura kenyota. Come ho ricreato i luoghi così fedelmente descritti? Studio del territorio, in primis. Quindi fotografie, documentari, cartine. Successivamente mi sono dedicata alla ricerca di usi particolari, tradizioni o colori che potessero aiutare chiunque a capire esattamente la scena e il contesto. Raccontare una storia penso significhi anche trasmettere sapori e profumi attraverso le parole, non solo con azioni».

6)C’è un messaggio che vorresti fosse colto da tutti i lettori di “Istantanee dell’anima”?

«Vorrei che tutti affrontassero le sfide della vita con più fiducia e credo che “Istantanee dell’anima” sia un aiuto, soprattutto per chi oggi sta attraversando un momento buio o una crisi, per ricordarsi che l’anima ha una capacità immensa di amare, soffrire, rinascere ed evolvere. Non c’è ostacolo che non possa superare se crediamo in essa perché, come dice Serena, “se brilli d’amore, le stelle brilleranno con te”».

 

 

Titolo: “Istantanee dell’anima”

Autore: Sara Colombo

Editore: Youcanprint

Anno di edizione: 2024

Pagine: 206

Prezzo: 18,90 Euro

 

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